Strage familiare di Altavilla Milicia: iniziata a Palermo l’autopsia sui corpi delle tre vittime
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È iniziata presso il Policlinico di Palermo l'autopsia sui corpi delle vittime della strage familiare di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. A eseguire l'esame sui resti della 42enne Antonella Salamone e dei suoi due figli, Kevin di 15 anni ed Emanuel di 5, è il medico legale Davide Albano, il perito nominato dalla Procura di Termini Imerese.
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Per triplice omicidio in concorso e soppressione di cadavere sono attualmente indagati e detenuti Giovanni Barreca, muratore 54enne, marito e padre delle vittime, e i suoi due presunti complici Sabrina Fina e Massimo Carandente, coniugi palermitani che avrebbero partecipato al delitto. Al momento è stata indagata anche la terza figlia 17enne della coppia.
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La ragazza è accusata di omicidio plurimo e occultamento di cadavere per aver partecipato alle torture e all'omicidio della madre e dei due fratelli, convinta dagli adulti che il demonio fosse entrato in casa e nei corpi delle vittime. È stata lei stessa a confessarlo ai magistrati della Procura dei minorenni che l'avevano seguita, dopo l'arresto del padre reo confesso dei delitti, e l'avevano affidata a una comunità protetta.
La telefonata al 112, la confessione e il ritrovamento dei corpi
Barreca ha confessato di aver ucciso la moglie e i due minori in una chiamata al 112, effettuata nella notte tra sabato 10 e domenica 11 febbraio. Dopo la telefonata le forze dell'ordine si sono recate nell'abitazione della famiglia e qui è avvenuta la tragica scoperta dei tre corpi. Secondo quanto è stato confermato anche dagli inquirenti, Antonella Salamone, Kevin ed Emanuel Barrecca sarebbero stati torturati per giorni prima di morire.
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Secondo una prima ricostruzione, i fratelli sarebbero stati strozzati, mentre il corpo della moglie di Barreca è stato trovato carbonizzato. I resti della donna erano stati coperti con pietre e sterpaglie nel giardino. Secondo quanto riferito dal Procuratore, le torture fisiche sarebbero iniziate nell'ultima settimana "da quando i ragazzini non sono più andati a scuola".
La madre pare sia stata "uccisa prima, forse, perché si sarebbe opposta alle torture ai propri figli". Nella villetta di Altavilla Milicia sono state ritrovate catene, arnesi da camino e fili elettrici, oggetti con cui sarebbero stati utilizzati per colpire le vittime, sequestrati dai carabinieri. Sarà tuttavia l'autopsia a far chiarezza su quanto accaduto nell'abitazione della famiglia Barreca.