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La strage di Erba di Olindo e Rosa

Strage Erba, la difesa di Olindo e Rosa: “Peli non analizzati sulla felpa di Youssef”

Secondo la difesa dei coniugi condannati in via definitiva ci sarebbe un possibile “elemento dimenticato” nella cosiddetta Strage di Erba (Como) dell’11 dicembre 2006 in cui furono uccise 4 persone, tra le quali il piccolo Youssef Marzouk.
A cura di Susanna Picone
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Azouz Marzouk nel 2006 perse suo figlio Youssef, di 2 anni, e sua moglie Raffaella Castagna: un delitto per il quale sono stati condannati all’ergastolo due coniugi, Olindo e Rosa Romano. Ma per Azouz, che ancora chiede giustizia, “sono solo dei poveretti che stanno pagando la loro ingenuità”.
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Si torna a parlare della strage di Erba dell’11 dicembre del 2006 – quando vennero uccise quattro persone tra cui un bambino – a causa di un possibile “elemento dimenticato”. Si tratta di alcuni peli trovati sulla felpa del bambino ucciso. Un elemento che potrebbe, secondo il collegio difensivo, che ne ha chiesto l’acquisizione, apportare elementi significativi. Ad affermarlo è la difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi, la coppia condannata all’ergastolo in via definitiva per l’omicidio del piccolo Youssef Marzouk, della madre Raffaella Castagna, di Paola Galli e di Valeria Cherubini. Della strage di Erba parla il prossimo numero di Crimen. “Ci siamo trovati di fronte a questo elemento per caso – ha detto l’avvocato Fabio Schembri – nel corso del carteggio tra le procure che si rimpallano la competenza sulla nostra istanza di acquisizione dei vecchi reperti ancora in carico a Ris e Università di Pavia, cioè quelle di Como e Brescia. Ora sappiamo due cose: che sono stati trovati dei peli sulla felpa del bambino vittima della strage, e che questi reperti non sono stati analizzati. Ci sembra doveroso farlo ora, visto che potremmo non trovare nulla di anomalo o al contrario trovare qualche nuovo attore sulla scena del delitto”.

La presenza di “reperti piliferi” viene citata nell'istanza di rigetto della domanda della difesa al “prelevamento dei reperti conservati presso il dipartimento di Medicina forense dell'Università di Pavia e presso i Ris di Parma-sezione di Bologna”, dove si riporta una risposta di Carlo Previderè. Nel confermare l'eventuale disponibilità dei reperti conservati si citano anche “formazioni pilifere repertate sulla felpa di Marzouk Y.”. La Corte di Assise di Como rigetta l'istanza in quanto nuove analisi potrebbero essere effettuate solo “nel corso di accertamenti irripetibili” e quindi “solo nel caso in cui il giudizio di revisione venisse effettivamente autorizzato dalla competente Corte D'Appello”. Dalla strage di Erba del 2006 si salvò solo il marito della Cherubini, Mario Frigerio, deceduto per malattia lo scorso anno.

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