Strage di Ustica, lo Stato vuole cancellare i risarcimenti?
L'Avvocatura dello Stato starebbe pensando ad un "ricorso per revocazione" alla Cassazione, con l'obiettivo di cancellare la sentenza della stessa Suprema Corte con la quale è stato dato il via libera definitivo al risarcimento, per 1,2 milioni di euro ciascuno, ai familiari di tre vittime della strage di Ustica. Lo scrive l'Ansa. La notizia sarebbe confermata dal sindaco di Bologna, Virginio Merola: "E' un fatto incredibile" dice il primo cittadino al Resto del Carlino. La notizia arriva peraltro proprio nel giorno nell’anniversario della strage, e proprio oggi in molti avevano richiesto che quei fondi fossero sbloccati. Il “risarcimento è un fatto dovuto ed è davvero increscioso doversi occupare anche di questo in un paese civile e democratico" rincara la dose Merola.
1,2 milione per ognuna delle 81 vittime – Nella prima sentenza definitiva di condanna al risarcimento, la Cassazione riunita in sede civile ha stabilito che strage di Ustica avvenne a causa di un missile e non di una esplosione interna al Dc-9 Itavia con 81 persone a bordo, e che lo Stato deve risarcire i familiari delle vittime per non aver garantito, con sufficienti controlli dei radar civili e militari, la sicurezza dei cieli. La sentenza dello scorso gennaio ha dato il via libera definitivo al risarcimento di 1,2 milioni di euro per ognuna delle vittime. Sei mesi dopo però arriva il ricorso dell’Avvocatura dello Stato che “fa parte dell’incapacita’ del Governo del paese di capire quello che sta succedendo”. Lo dice un’amareggiata Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei famigliari delle vittime del Dc9 . “Perderanno anche le altre” cause, dice agguerrita Bonfietti, “e 81 morti vuol dire circa 400 parenti. Lo sappiano: hanno perso la prima rivolta da tre parenti, dovranno pensare a come fare a risarcire”.