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Strage di Santo Stefano di Cadore, chiesta condanna a 4 anni e 8 mesi per la 32enne Angelika Hutter

Il sostituto procuratore di Belluno ha chiesto una condanna a quattro anni e 8 mesi di reclusione per Angelika Hutter, la 32enne che il 6 luglio 2023 investì e uccise una famiglia a Santo Stefano di Cadore, in provincia di Belluno. La donna travolse con la sua auto un bimbo di 2 anni, il papà 48enne Marco Antoniello e la nonna materna Maria Grazia Zuin, di 64 anni.
A cura di Eleonora Panseri
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A sinistra, la 32enne Angelika Hutter
A sinistra, la 32enne Angelika Hutter

Il 6 luglio 2023 Angelica Hutter investì e uccise una famiglia a Santo Stefano di Cadore, in provincia di Belluno. La donna travolse con la sua auto un bimbo di 2 anni, il papà 48enne Marco Antoniello e la nonna materna Maria Grazia Zuin, di 64 anni.

Oggi, martedì 10 settembre, il sostituto procuratore di Belluno ha chiesto una condanna a quattro anni e 8 mesi di reclusione per la 32enne tedesca. La richiesta fatta durante l'udienza preliminare comprende anche gli sconti di pena previsti dal rito e dalla condizione di seminfermità riconosciuta a Hutter.

Nel corso dell'udienza, tenutasi al tribunale di Belluno, il difensore della 32enne, imputata di triplice omicidio stradale, ha richiesto un ulteriore rinvio per poter definire l'altro procedimento penale in capo a Hutter, quello apertosi per le le lesioni inferte al personale sanitario durante la degenza nell'ospedale psichiatrico in cui è stata ricoverata.

Il legale ha anche avanzato la possibilità di chiedere un patteggiamento per la strage di Santo Stefano ed è stato in questa circostanza che il pubblico ministero ha avanzato la propria richiesta di condanna.

Il giudice ha disposto un rinvio all'8 ottobre per avere modo di acquisire la relazione dei servizi psichiatrici che hanno seguito la trentaduenne. In aula era presente anche l'avvocato Alberto Berardi e i rappresentanti dello Studio 3A-Valore che hanno messo a disposizione dei familiari delle vittime i propri esperti nelle fasi delle consulenze tecniche.

Fin dalle prime fasi dell'inchiesta gli investigatori che indagavano sull'incidente avevano sostenuto che Hutter non avesse puntato e travolto la famiglia con l'intento di ucciderla.

Quella del gesto volontario sarebbe stata "una ipotesi da consegnare alle astrazioni: più probabile uno stato d'ira, che non sappiamo da cosa dipenda", aveva spiegato il procuratore di Belluno nei giorni che avevano seguito la tragedia.

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