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Strage di San Candido, i vicini su Ewald Kühbacher: “Schivo e senza amici, tornò in Italia per il padre”

Ewald Kühbacher era tornato in Italia per assistere il padre malato, il 90enne Hermann Kühbacher, ucciso dal 50enne nella notte tra sabato 17 e domenica 18 agosto. Da allora non aveva più lavorato e si occupava del genitore a tempo pieno. L’uomo era appassionato di armi e molto riservato.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La vittima Waltraud Jud e il killer Ewald Kühbacher
La vittima Waltraud Jud e il killer Ewald Kühbacher

È morto ieri pomeriggio in ospedale Ewald Kühbacher, il 50enne che nella notte tra sabato 17 e domenica 18 agosto ha ucciso a colpi di arma da fuoco il padre di 90 anni e la vicina di casa, Waltraud Jud. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, che non hanno potuto ascoltare la versione dei fatti del 50enne, Kühbacher avrebbe continuato a sparare all'impazzata per tutta la notte verso chiunque gli si parasse davanti nel tentativo di rendere vano ogni tentativo di mediazione.

L'intervento delle forze dell'ordine con un blitz, dunque, si è reso inevitabile, anche se l'uomo ha puntato l'arma da fuoco usata per uccidere il genitore e la vicina contro se stesso autonomamente, ferendosi gravemente alla gola davanti ai militari intervenuti. Per entrare nell'appartamento nel quale il 50enne si era barricato, i carabinieri hanno dovuto abbattere la porta utilizzando piccole cariche esplosive.

Chi lo conosceva, lo descrive come un uomo schivo e senza amici. Il 50enne era tornato in Italia dopo un lungo periodo all'estero per assistere il padre 90enne che era costretto a letto.

Ewald Kühbacher
Ewald Kühbacher

Il killer morto in ospedale dopo essersi ferito

Quando le forze dell'ordine sono riuscite a farsi strada in casa, l'uomo avrebbe perfino aperto il fuoco contro i militari in un ultimo tentativo di resistenza. Cosa abbia portato alla strage nel piccolo comune di San Candido non è ancora chiaro: Jud Waltraud era molto nota in paese per il suo ruolo di segretaria della banda musicale che rallegrava tutti gli eventi comunali, mentre Hermann Kühbacher era allettato da tempo e nel 2019 aveva perso la moglie. L'uomo, ex guardia forestale, era costretto a letto e gravemente malato.

"San Candido è sconvolta – scrive il sindaco del paese, Klaus Rainer – e in profondo lutto per la perdita dei nostri concittadini. Un capitolo nero nella storia della nostra comunità che risuonerà a lungo".

Sebbene la dinamica dei fatti sia difficile da ricostruire, gli inquirenti sono riusciti a mettere insieme alcuni dati. Intorno alle 23.30 di sabato 17 agosto, Kühbacher avrebbe discusso con il padre e i rumori avrebbero insospettito la vicina di casa Jud Waltraud, che però non è uscita sul pianerottolo almeno fino alla mezzanotte. I primi ad allertare i soccorsi sono stati alcuni vicini che avevano sentito uno strano odore di gas. Sul posto si sono quindi trovati vigili fel fuoco, Croce bianca, carabinieri e polizia di Stato. "Una volta arrivati si sono trovati improvvisamente in una situazione drammatica ed estremamente pericolosa – spiega il sindaco nella note – Solo le unità speciali dei carabinieri del Gis sono riuscite a risolvere la situazione senza ulteriori vittime".

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Jud Waltraud uccisa sul pianerottolo di casa

Secondo quanto ricostruito, Jud Waltraud sarebbe uscita sul pianerottolo dopo aver udito gli spari all'interno dell'appartamento del 90enne. Sulle scale del condominio avrebbe cercato di disarmare il killer 50enne che invece l'ha uccisa e poi trascinata in casa per barricarsi fino all'arrivo delle forze dell'ordine. Durante i tentativi di mediazione, l'uomo avrebbe sparato dalla finestra contro alcune auto.

Durante il blitz, Kühbacher ha provato a resistere all'arresto puntando l'arma contro le forze dell'ordine. Quando ha capito che i carabinieri sarebbero entrati comunque, si è rifugiato in un'altra stanza della casa e si è sparato ferendosi gravemente. Il killer è morto in ospedale. Le prime ore della mattinata di domenica sono state di grande paura per i residenti di San Candido, invitati dalla Protezione Civile a non uscire fino al termine delle operazioni di polizia.

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Il rientro in Italia per assistere il padre malato

Durante la notte di sabato, Kühbacher ha sparato contro i mezzi dei pompieri, intervenuti per una presunta fuga di gas, e contro i carabinieri. Per tutta la notte ha sparato a chiunque tentasse di avvicinarsi alla sua abitazione, ma anche solo a coloro che uscivano di casa per allontanarsi dal condomino. Jud sarebbe stata una di queste: la vicina del 90enne ucciso era uscita dall'appartamento perché spaventata dal baccano. Quando si è trovata di fronte l'aggressore avrebbe provato a disarmarlo, restando invece uccisa qualche secondo dopo.

Il 50enne autore del duplice omicidio era stato dipendente di una società di sicurezza privata ed era rientrato in Italia dopo un lungo periodo all'estero. L'uomo aveva fatto ritorno a San Candido per stare vicino al padre 90enne vedovo dal 2019 e non autosufficiente. Non è chiaro cosa abbia scatenato la lite tra padre e figlio o se vi fosse stata da parte del 50enne una premeditazione della strage.

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Ewald Kühbacher descritto come schivo e senza amici

Dopo il suo rientro in Italia, Ewald Kühbacher era rimasto senza lavoro. Secondo quanto raccontato anche da alcuni residenti del paese, l'uomo era appassionato di pistole e fucili e per anni aveva coltivato una collezione personale di armi (tutte legalmente detenute). Durante la sparatoria avrebbe usato diverse pistole, esplodendo colpi dalla mansarda di casa.

Durante l'intervento delle forze dell'ordine e gli attimi di terrore, un vicino ha urlato dalla finestra nel tentativo di calmare Kühbacher. "Siamo vicini da 49 anni – gli avrebbe detto in tedesco -. Ti prego, smettila".

Il 50enne non soffriva di disturbi psichici e non seguiva alcuna terapia. L'uomo non aveva legami sentimentali e chi lo conosceva parla di una persona senza amici. "Era schivo – raccontano alcuni vicini -. Rispondeva al saluto quando ci incrociavamo, ma non abbiamo mai davvero parlato. Tutta la famiglia era molto riservata, preferivano stare per conto proprio".

In passato Kühbacher aveva lavorato come guardia giurata e poi come panettiere prima di essere licenziato. Il 50enne aveva un fratello che, dopo aver vissuto per anni in Austria, era rientrato da poco a San Candido.

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