Strage di Piazza Fontana, archiviata l’ultima inchiesta
L’ultima inchiesta sulla strage di Piazza Fontana è stata archiviata dal gip di Milano Fabrizio D'Arcangelo. A renderlo noto attraverso un comunicato il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati. Il Giudice per le indagini preliminari quindi ha accolto la domanda di archiviazione presentata dai pm Maurizio Romanelli e Grazia Pradella circa un anno fa. All’archiviazione invece si erano opposti i familiari delle vittime del 12 dicembre 1969, attraverso l'avvocato Federico Sinicato. Prima di chiedere l'archiviazione, la Procura per circa due anni ha valutato quattro nuovi spunti investigativi, ma i Pm alla fine hanno ritenuto giusto chiedere l’archiviazione per quella strage che divenne il simbolo della strategia della tensione negli anni Sessanta e Settanta.
Analizzati 120 faldoni – L’archiviazione è arrivata quindi dopo un anno dalla richiesta dei Pm durante i quali il Gip ha dovuto analizzare 120 faldoni. La nuova inchiesta conteneva nuovi spunti investigativi in particolare la tesi giornalista di Paolo Cucchiarelli della doppia bomba: un ordigno dimostrativo e un'altra bomba, piazzata proprio per uccidere. In questo modo a quasi 44 anni dalla strage di piazza Fontana in cui morirono 17 persone e ne rimasero ferite 88 rimangono molti dubbi sulla reale dinamica dei fatti.
