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Strage di migranti a Cutro, recuperato il 91esimo cadavere: tra le vittime 4 bimbi ancora senza nome

È stato recuperato stamattina il cadavere della 91esima vittima della strage di migranti a Cutro, avvenuta esattamente un mese fa: tra i deceduti, almeno 8 non sono ancora stati identificati. Le loro bare si trovano al Palamilone di Crotone: 4 sono di minori.
A cura di Ida Artiaco
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A un mese dalla strage di migranti di Cutro, in provincia di Crotone, il mare ha restituito un'altra vittima: si tratta di un uomo, il cui corpo in avanzato stato di decomposizione è stato recuperato oggi a Praialonga, poco a nord di Steccato.

Si tratta del secondo cadavere trovato nelle ultime ore: già ieri, sabato 25 marzo, era stato recuperato quello di un uomo di 30 anni dai sommozzatori della Guardia costiera dopo essere stato avvistato nello specchio di mare tra Le Castella e Isola Capo Rizzuto da personale della Protezione civile. La zona del ritrovamento, sempre a nord di Steccato di Cutro, è quella al momento più distante dal luogo dove è avvenuta la tragedia nella notte tra il 25 e il 26 febbraio scorsi.

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Il bilancio totale delle vittime del naufragio sale così a quota 91: 34 i minori morti nelle fredde acque calabresi (21 maschi e 13 femmine), di cui 31 sotto i 14 anni di età.

Tra chi non ce l'ha fatta, ci sono 8 salme che devono ancora essere identificate, di cui 3 sono minori tra i 5 e i 7 anni e un altro è un bambino di circa 7/8 mesi di vita. Le loro bare si trovano ancora al Palamilone di Crotone, diventato camera ardente. Nessuno li ha riconosciuti, quindi di loro non si sa nulla, neppure i loro nomi.

Tanto è vero che proprio sulle bare compare un codice. Su quella della vittima più piccola c'è scritto KR16MØ, che significa Crotone, cadavere numero 16, maschio, zero anni, a cui qualcuno ha dato il nome di Alì. Ci sono anche quattro anonimi adulti, a cui si aggiungono altre quattro bare che si trovano nel Palasport e sulle quali invece un nome è scritto (tre iraniani e un palestinese) ma che per qualche motivo non possono ancora lasciare la Calabria.

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Tra i superstiti, una quarantina ha scelto la via della richiesta di asilo, 13 in Italia e il resto in Germania, ma la maggior parte ha scelto di andare via anche dal nostro Paese. Intanto, come disposto dalla prefettura di Crotone, le ricerche non si fermeranno. All'appello secondo i dati raccolti tra i sopravvissuti mancherebbero 10 persone che si trovavano a bordo del caicco partito alla Turchia.

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