Strage di migranti a Crotone, i morti sono 69: recuperato corpo di un bimbo, ricerche ancora in corso
Sale ancora il bilancio della strage di migranti a Crotone, dove un barcone con a bordo centinaia di persone si è letteralmente spezzato in due nei pressi della spiaggia di Steccato di Cutro.
È stato infatti recuperato il corpo di un bambino, diventato la vittima numero 69 del naufragio. Del piccolo non si conosce ancora né l'età né l'identità, ma sicuramente non aveva più di 3 anni. A trovarlo sulla riva, dove era stato da poco portato dal mare, i vigili del Fuoco. Si tratta del 15esimo minore trovato senza vita.
Il cadavere sarà portato più tardi al Palasport di Crotone per il riconoscimento. Decine di corpi devono essere ancora identificati. Sono solo 56 quelli riconosciuti dai parenti.
Come riporta Il Corriere della Sera, per ridare nome e cognome a una giovane tunisina partita da sola da Smirne la Questura ha contattato in videochiamata i suoi genitori, impossibilitati a raggiungere l’Italia, e la stessa procedura sarà seguita in altri casi.
Saranno, inoltre, avviate a breve le procedure per l'espatrio di alcune delle salme con la presentazione delle istanze da parte dei familiari delle vittime al Comune di Cutro. La loro volontà è quella di seppellirli nei Paesi d'origine, quelli da cui sono partiti prima del viaggio della morte, e cioè Pakistan, Tunisia, Siria e Palestina. La notte della tragedia, tra il 24 e il 25 febbraio scorsi, il bollettino Meteomar indicava "burrasca", con mare forza 7. Ma cosa sia successo davvero su quella imbarcazione e le responsabilità dei mancati soccorsi sono al vaglio della magistratura.
Intanto, le ricerche dei dispersi, coordinate dalla Direzione Marittima di Reggio Calabria, proseguiranno "ad oltranza per tutto il fine settimana con mezzi aerei, navali, nucleo di sommozzatori e con il personale di presidio a terra della Guardia Costiera, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Protezione Civile regionale", come ha annunciato la Prefettura di Crotone.