Strage di Firenze, Gianluca Casseri è un “eroe razzista” sul web
Oggi non è solo il giorno del lutto cittadino a Firenze e soprattutto dell’indignazione e del rispetto per ciò che è avvenuto ieri, dove un killer spietato, Gianluca Casseri, ha sparato su alcuni uomini uccidendone due e ferendone altri tre. Tutti, tra vittime e feriti, di origine senegalese, col colore della pelle, cioè, diverso da quello di Casseri.
Oggi perciò non è solo il giorno della commemorazione delle vittime perchè c’è anche chi pensa a “commemorare”, in termini piuttosto diversi da quelli dettati dal buonsenso e dalla ragione, il gesto – da tutti o quasi definito folle – del killer. I commenti e le reazioni del web alla morte dell’estremista di destra responsabile, secondo il sindaco Renzi, di un “gesto xenofobo e criminale” sono molteplici e di fronte a questo non è possibile non usare la parola adatta all’occasione: razzismo.
“Gianluca Casseri è dei nostri”, si legge quando la notizia della morte del killer inizia a circolare nei vari forum dei neonazisti italiani. “Un eroe” che ha punito gli immigrati, che ha punito quelli che vengono definiti “invasori”, un eroe “vittima” di una “situazione ormai figlia dell’esasperazione di chi ha creato questa società multietnica che è una bomba a orologeria pronta a esplodere, perché la storia insegna che tante etnie non possono coesistere insieme”.
E ancora per qualcuno Casseri è da ricordare come un eroe bianco vittima di un complotto volto a nascondere la verità e cioè che “Firenze è ormai contesa tra bande di sporchi negri criminali”. Perciò, secondo quanto si legge, avrebbe fatto bene perché almeno adesso, in giro, ce ne sono “due in meno”.
Commenti del genere si leggono nei forum ma anche su Facebook dove sono nati diversi gruppi e pagine fan per “rendere onore” al killer di Firenze. “Non ci dite che era un pazzo, perchè se lo fosse stato avrebbe ucciso sia neri che bianchi”, i primi commenti di alcuni senegalesi che ieri hanno reagito alla seconda sparatoria di piazza San Lorenzo e che oggi vengono tristemente confermati da quello che si legge in giro. Si è trattata di una vera, e secondo questi “giusta”, caccia al senegalese.