Strage di Erba, Giuseppe Castagna: “Dopo il no alla revisione spero che sia veramente finita”

"Il nostro desidero fin da subito era solo quello di avere giustizia e di tornare a una vita normale". Parla a Fanpage.it Giuseppe Castagna, che nella strage di Erba ha perso madre, sorella e nipotino. Dice di essere felice dopo la decisione di oggi martedì 25 marzo della Cassazione che ha rigettato il ricorso presentato dai difensori dei coniugi condannati all'ergastolo. Non ci sarà nessuna revisione del processo. Olindo Romano e Rosa Bazzi continueranno a scontare l'ergastolo per la strage avvenuta nel dicembre 2006 e nella quale morirono Youssef Marzouk, di soli 2 anni, sua madre Raffaella Castagna, la nonna Paola Galli e Valeria Cherubini, la vicina di casa. A Fanpage.it Giuseppe Castagna commenta così questa giornata.
Si aspettava la decisione della Cassazione di oggi?
Si, ero convinto che la Cassazione decidesse così. Anche se nelle ultime ore un po' di tensione c'era. Da Roma i nostri avvocati dicevano che il no alla revisione era sul 60 a 40, oppure 40 a 60. C'era quindi un po' di preoccupazione. Spero che sia veramente finita, anche se ho sempre il timore che la difesa dei condannati trovi altre cose e riparta tutto. Il nostro desidero fin da subito era solo quello di avere giustizia e di tornare a una vita normale. Tutte le volte quando pensavano fosse finita poi ripartiva anche il circo mediatico. Mi auguro che sia veramente la fine.
Adesso non crede che sia veramente finito?
Contando che sono passati 18 anni dalla prima sentenza quindi sì lo spero. Ora gli avvocati difensori – che possono fare una richiesta di revisione all'anno come mi ha spiegato il mio legale – dovrebbero presentare qualcosa di più di quanto fatto finora. Cosa possono presentare di altro quindi? Spero che non sia possibile.
Prima diceva che il suo obiettivo era una vita quanto più normale possibile, la sta vivendo?
Si, l'abbiamo sempre vissuta più o meno. Intervallata da momenti terribili che erano quelli che precedevano i vari processi in cui eravamo anche nel mirino mediatico. Alcuni giorni erano paragonabili a quelli subito dopo la strage. Stasera però sono contento come quando erano stati condannati la prima volta. Spero che questa felicità si prolunghi un po' per tanti anni. Spero di non dovere più subire altro.