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La strage di Erba di Olindo e Rosa

Strage di Erba, è morto Carlo Castagna: il 75enne perse moglie, figlia e nipotino

L’imprenditore vide la propria famiglia distrutta nella strage di Erba, avvenuta l’11 dicembre 2006. Ma ebbe la forza di perdonare i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, poi condannati all’ergastolo. Se ne è andato dopo una breve malattia.
A cura di Biagio Chiariello
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 Carlo Castagna è morto nella notte all'ospedale Valduce di Como. Aveva 75 anni. Il suo nome era suo malgrado legato ad una delle stragi più cruente che l’Italia ricordi dai tempi del Dopoguerra: quella di Erba, avvenuta l'11 dicembre 2006, nella quale aveva perduto la moglie Paola Galli , la figlia Raffaella e il nipotino Youssef Marzouk, per la quale sono stati condannati all'ergastolo i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi. L’annuncio è stato dato dai figli anche tramite Facebook. I funerali di Carlo Castagna, morto all’improvviso, dopo una breve malattia, si celebreranno nel pomeriggio di lunedì a Erba.

Castagna aveva perdonato gli assassini

Quel giorno di ormai quasi 12 anni, fa sotto i colpi dei coniugi Romano era caduta anche la vicina di casa Valeria Cherubini, che aveva sorpreso gli spietati killer in fuga. Il marito di lei Mario Frigerio era stato ferito gravemente, ma era riuscito miracolosamente a riprendersi, accusando Olindo Romano; Frigerio è morto nel settembre 2014. Profondamente
religioso, a pochi giorni dalla strage, Castagna aveva perdonato gli autori dell'eccidio e ne aveva parlato anche in un suo libro intitolato "Il perdono di Erba". Carlo Castagna è stato anche consigliere comunale e assessore per la Democrazia Cristiana nel comune di Erba. Lascia i figli Pietro e Giuseppe.  Nel 2016, aveva donato alla Caritas la casa di via Diaz, dove era avvenuto il massacro.

La strage di Erba

Paola Galli, moglie di Carlo, la loro figlia Raffaella Castagna e il figlio di Raffaella, Youssef, di poco più di due anni, erano stati ammazzati a colpi di spranga e a coltellate. Così come, detto, la loro vicina di casa, Valeria Cherubini, intervenuta con il marito Mario Frigerio, perché nell'appartamento di Raffaella era scoppiato un incendio, appiccato degli assassini nel tentativo di depistare le indagini. Dopo qualche giorno, Olindo Romano e Rosa Bazzi furono incastrati dalle intercettazioni ambientali: esasperati dai vicini di casa, a loro modo di vedere troppo rumorosi, decisero di farla finita così.

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