Strage di Caselle, caso risolto: confessa il compagno dell’ex domestica

Ore 15.45 – Il killer: "Ho ucciso con un taglierino" – Come detto Giorgio Palmieri, 56 anni , è crollato e ammesso ogni addebito. L ‘arma usata sarebbe stata un tagliacarte che l'uomo dice di aver trovato mentre entrava in casa degli Allione. Il killer, hanno riferito gli inquirenti, è comunque "provato e sollevato dalla confessione, indubbiamente sconvolto". Le indagini però non sono ancora del tutto terminate: "stiamo ancora lavorando – è stato detto dal procuratore Sandro Ausiello nel corso della conferenza stampa – per chiarire in tutti i suoi aspetti quanto avvenuto".

Ore 14.25 – La confessione choc del killer, "prima il caffè poi li ho uccisi" – Come detto, alla base del triplice omicidi di Caselle ci sarebbero ragioni economiche: l'uomo voleva rubare del denaro dalla casa degli Allione, dove si sarebbe recato con la scusa di parlare di un vecchio debito di 500 euro non restituito. Questo è quanto riferito dal procuratore Sandro Ausiello, nel corso della conferenza stampa, presso il Comando provinciale dei carabinieri di Torino. Giorgio Palmieri, su cui pende l'accusa di omicidio volontario aggravato per futili motivi, accolto in casa dei coniugi, avrebbe preso un caffè con loro prima che si scatenasse la sua furia omicida: le tazzine usate sono le stesse trovate ieri dal figlio della coppia in una buca scavata vicino a casa, e sarebbero state portate via dall'uomo insieme a cento euro. Sarebbe stato lo stesso Palmieri a confessare la circostanza agli inquirenti.

UPDATE ore 12.25: Giorgio Palmieri ha ucciso "a scopo di rapina" – Un tentativo di rapina finito nel sangue. Questo il movente del triplice omicidio di Caselle. Lo ha affermato Sandro Ausiello, procuratore della Repubblica di Torino. L'uomo si sarebbe recato nella villetta degli Allione, con lo scopo di rubare alla famiglia in cui fino a qualche mese fa aveva lavorato la sua convivente come colf, ha spiegato Ausiello.

Ci sarebbe una svolta nelle indagini sul triplice omicidio della famiglia Allione avvenuto nei giorni scorsi in una villa Caselle Torinese. I carabinieri hanno fermato Giorgio Palmieri, pregiudicato torinese di 56 anni, convivente dell'ex domestica della famiglia, licenziata poco tempo fa perché accusata di aver rubato una collanina. L'uomo avrebbe già confessato. Dietro gli omicidi ci sarebbero motivi economici. Lo riporta l'Ansa, sottolineando che la notizia è trapelata dalle indagini giunte nella notte a una svolta grazie alle tempestive attività degli investigatori. La conferma che il caso è risolto è arrivata direttamente dal ministro dell'Interno Angelino Alfano: "Grazie alle forze dell'ordine e ai carabinieri abbiamo ottenuto un ottimo risultato. Giorgio Palmieri, il compagno della ex domestica ha confessato. Il caso è risolto", ha detto il viceministro, intervistato in diretta dalla Telefonata di Canale 5.

Il figlio della coppia: "Sapevano che ero innocente" -"I carabinieri e i magistrati hanno fatto un ottimo lavoro, non ho mai dubitato in loro": così Maurizio Allione, il figlio e nipote delle tre persone massacrate a Caselle, commenta l'arresto nella notte del presunto autore del triplice omicidio. "Sono sempre stato convinto – aggiunge Maurizio attraverso il suo avvocato, Stefano Castrale – che credessero nella mia innocenza". Nella villetta avevano perso la vita Mariangela e Claudio Allione, di 65 e 66 anni,e  anche la madre di lei, Emilia Dall’Orto, 93 anni. Maurizio, che al momento della strage si trovava in vacanza con la fidanzata, era stato sottoposto ad un lungo interrogatorio. Ma comunque non era stato mai indagato per la strage.