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Strage di Carignano, gravi le condizioni della bimba: “Danni cerebrali irreversibili”

La piccola A., due anni, unica sopravvissuta alla strage di Carignano versa in condizioni gravissime e presenta danni cerebrali irreversibili. È quanto apprende Fanpage sulle condizioni della piccola che il padre, Alberto Accastello, ha tentato di uccidere a colpi di pistola insieme alla madre e al fratellino gemello.
A cura di Angela Marino
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La piccola A., due anni, unica sopravvissuta alla strage di Carignano versa in condizioni gravissime e presenta danni cerebrali irreversibili. È quanto apprende Fanpage sulle condizioni della piccola che il padre, Alberto Accastello, ha tentato di uccidere a colpi di pistola insieme alla madre e al fratellino gemello. Per Barbara Gargano, 39 anni e Alessandro, non c'è stato niente da fare mentre la piccola A. è stata ricoverata in rianimazione all'Ospedale Regina Margherita di Torino, dove si trova tuttora in condizioni definite dai medici ‘disperate'.

La tragedia è avvenuta all'alba di ieri in una villetta di famiglia a Carignano (Torino). Prima di sparare nel sonno a tutta la famiglia, compreso il cane, il quarantenne Alberto Accastello ha telefonato a suo fratello dicendo ‘tra poco non ci sarò più', poi ha fatto fuoco contro la moglie 39enne i due gemellini e il cucciolo di famiglia e poi ha rivolto l'arma contro se stesso. I soccorsi, allertati insieme ai carabinieri dai vicini, non hanno potuto fare niente per Barbara, così come per il femminicida, deceduto qualche istante dopo l'arrivo dei soccorritori. Per il piccolo Alessandro la fine è arrivata in ospedale.

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Dalle ricostruzioni dei carabinieri è emerso che la moglie intendeva chiedere la separazione. Accastello svolgeva il lavoro di operaio e ha sparato con un'arma legalmente detenuta, una pistola calibro 22. "Io conoscevo lui – racconta a Fanpage il sindaco di Carignano Giorgio Albertino – e non ci aspettavamo assolutamente una tragedia del genere. Era uno che lavorava, niente da segnalare. Adesso dobbiamo occuparci delle famiglie coinvolte e sperare che riescano a superare questa tragedia che ha scosso tutta la comunità del nostro paese"."Ho ancora in testa gli occhi del piccolo Ale – racconta una anziana signora vicina di casa della coppia a Fanpage – i bambini venivano a giocare ogni giorno con mia nipote. Barbara li portava qui ed erano qui anche ieri sera. Poveri bambini".

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