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Incidente ferroviario a Brandizzo, ultime news

Strage di Brandizzo, un anno dopo l’incidente: il ricordo delle cinque vittime, l’inchiesta e i 15 indagati

A un anno di distanza dalla strage di Brandizzo (Torino) il ricordo delle 5 vittime dell’incidente ferroviario avvenuto nella notte tra il 30 e il 31 agosto 2023: Kevin Laganà, 22 anni, Michael Zanera, 34, Giuseppe Sorvillo, 43, Giuseppe Aversa, 49, e Giuseppe Saverio Lombardo, 53. In questi 12 mesi la Procura di Ivrea ha iscritto 15 indagati, tra cui quattro società, per disastro, omicidio con dolo eventuale e omicidio colposo.
A cura di Eleonora Panseri
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A un anno di distanza dalla strage di Brandizzo (Torino) la città ricorda le cinque vittime dell'incidente ferroviario avvenuto nella notte tra il 30 e il 31 agosto 2023.

Gli operai dell'azienda Sigifer travolti da un treno che viaggiava a 160 chilometri orari mentre effettuavano un intervento di manutenzione si chiamavano Kevin Laganà, 22 anni (la vittima più giovane), Michael Zanera, 34, Giuseppe Sorvillo, 43, Giuseppe Aversa, 49, e Giuseppe Saverio Lombardo, 53.

I cinque operai morti nell'incidente di Brandizzo
I cinque operai morti nell'incidente di Brandizzo

L'inchiesta sulla morte dei cinque operai

L'inchiesta della Procura di Ivrea, guidata dal procuratore capo Gabriella Viglione e dall'aggiunto Valentina Bossi, è partita subito dopo l'incidente.

A oggi, a distanza di un anno, dopo l'acquisizione da parte degli inquirenti di migliaia di documenti, protocolli e testimonianze di colleghi ed ex dipendenti delle aziende coinvolte, ci sono 15 indagati, tra cui quattro società, per disastro, omicidio con dolo eventuale e colposo.

Tra le prime evidente emerse nei giorni subito successivi all'incidente, ci sarebbe quella dell'apertura del cantiere da parte degli operai prima che venisse data l'autorizzazione ufficiale e che la linea fosse bloccata. Un'operazione che, pare, fosse considerata una prassi, messa in atto dall'azienda per rispettare i tempi dei contratti di subappalto.

Chi sono i 15 indagati per la strage di Brandizzo

Tra i 15 indagati c'è il capo scorta di Rfi, Antonio Massa, che avrebbe dato il via libera alle operazioni nonostante la dirigente di movimento di Rfi, Vincenza Repaci, gli avesse ripetutamente detto di aspettare a causa del passaggio di un treno in ritardo.

Anche Andrea Girardi Gibin, il caposquadra del gruppo di operai della Sigifer, unico sopravvissuto, è stato indagato. Entrambi devono rispondere di disastro ferroviario e omicidio con dolo eventuale. Sul registro degli indagati è stata iscritta anche la stessa Sigifer e quattro manager, incluso il titolare Franco Sirianni, per disastro e omicidio colposo.

Il treno che nella notte di giovedì 31 agosto ha travolto e ucciso 5 operai nei pressi di Brandizzo, in provincia di Torino.
Il treno che nella notte di giovedì 31 agosto ha travolto e ucciso 5 operai nei pressi di Brandizzo, in provincia di Torino.

A novembre 2023 la Procura ha ampliato le indagini, inviando gli investigatori negli uffici di Rfi a Roma e Torino per esaminare le procedure di sicurezza sui binari, le certificazioni che attestano le capacità professionali delle società che operano in subappalto per conto di Rfi e la formazione del personale.

Subito dopo sono stati notificati due avvisi di garanzia (sempre per disastro e omicidio colposo) a Gaetano Pitisci e Andrea Bregolato, rispettivamente responsabili dei lavori e della sicurezza. Anche Rfi è stata iscritta nel registro degli indagati.

Un mese dopo l'elenco degli indagati è stato esteso alla Clf, la società di Bologna che aveva subappaltato i lavori alla Sigifer. Oltre alla Clf, sono stati indagati tre manager, tra cui l'amministratore delegato Enrico Peola. Anche a questi ultimi sono contestati il disastro e l’omicidio colposi. La quarta azienda coinvolta nelle indagini è la Uniferr Srl, controllata di Clf.

La stazione ferroviaria di Brandizzo
La stazione ferroviaria di Brandizzo

A Brandizzo la cerimonia in ricordo delle 5 vittime

Oggi, venerdì 10 agosto, alle 9.30, davanti al monumento vicino alla stazione, si è svolta una breve cerimonia in ricordo delle vittime. Il gruppo Ferrovie dello Stato ha posato una corona di fiori e tutti i dipendenti hanno osservato un minuto di silenzio. Davanti alla stazione sono stati appesi due striscioni per chiedere giustizia per i lavoratori.

I familiari di Kevin Laganà, l'operaio più giovane deceduto nell'incidente, hanno parlato durante la commemorazione. "Chiediamo giustizia. Non è possibile morire sul lavoro. Chi va a lavorare deve tornare a casa. Siamo tutti qui uniti per chiedere questo. – hanno detto i parenti del 22enne – Essere qui fa malissimo ma continueremo questa battaglia fino a quando non saranno individuati i responsabili".

Kevin Lagana e il padre Massimo.
Kevin Lagana e il padre Massimo.

"Ogni operaio che ha perso la vita qui – ha detto la sindaca di Brandizzo, Monica Durante – poteva essere un nostro caro. Sulla sicurezza sul lavoro va mantenuta alta l'attenzione". La prima cittadina ha annunciato che il Comune si costituirà parte civile quando inizierà il processo.

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