Strage di Altavilla Milicia, i magistrati: “Antonella Salamone uccisa dai due figli dopo le torture”
Antonella Salamone sarebbe stata uccisa dai due figli più grandi dopo una settimana di torture e privazioni. La primogenita, accusata dell'omicidio insieme al padre Giovanni Barreca e alla coppia palermitana Sabrina Fina e Massimo Carandente, e il fratello l'avrebbero presa a calci mentre era legata sul pavimento della cucina ormai allo stremo delle forze. Per gli inquirenti sarebbero stati i due figli maggiori a darle il colpo di grazia dopo giorni di torture nella villetta di Altavilla Milicia. L'elemento non era finora emerso dalla ricostruzione della strage.
Secondo le indagini, infatti, il secondogenito era stato seviziato e ucciso dopo la madre, ma non era emerso il suo ruolo nella morte di Salamone. Con lui è stato massacrato anche il figlio più piccolo, un bimbo di soli 4 anni. Il ruolo dei due ragazzi, scrive anche Repubblica, sarebbe legato alla coercizione effettuata dai due coniugi palermitani su Barreca e sugli adolescenti.
Il bimbo di 4 anni sarebbe stato ucciso subito dopo la madre per asfissia. A raccontarlo è stata la primogenita di Barreca nella prima udienza del processo con rito abbreviato che si sta tenendo davanti al gup del tribunale per i minorenni. Per tre ore la ragazza ha risposto alle domande della procuratrice per i minori Claudia Caramanna.
La ragazza ha ripercorso i 10 giorni di orrore vissuti nella casa di Altavilla con la coppia che si faceva chiamare "i fratelli di Dio", raccontando le torture orchestrate per "scacciare il demonio" dalla villetta di Barreca. L'adolescente ha perfino raccontato di avere un rapporto molto stretto con Sabrina Fina, la guru spirituale del padre, con la quale dormiva nel divano letto del soggiorno nei giorni delle sevizie. Dopo la morte della madre e dei due fratelli, ha spiegato, il rapporto con Massimo Carandente e Sabrina Fina è cambiato.