Strage di Altavilla Milicia, Giovanni Barreca scarcerato: “È incapace di intendere e di volere”
Giovanni Barreca, l'uomo accusato di aver compiuto la strage di Altavilla Milicia insieme alla figlia 17enne e ad altri due complici, è stato ritenuto incapace di intendere e di volere. Non è quindi imputabile e per questo ne è stata disposta la scarcerazione.
"Sarà seguito in una struttura specializzata – ha confermato a Fanpage.it il legale dell'uomo, Giovanni Barracato – Non c'erano più i presupposti per l'applicazione della misura cautelare in carcere perché non è stato ritenuto capace di intendere e di volere al momento del fatto. E tutt'ora devo dire che persiste questa condizione".
Nel febbraio scorso, assieme alla figlia 17enne e agli altri due indagati, i coniugi Sabrina Fina e Massimo Carandente, Barreca aveva torturato e ucciso la moglie, Antonella Salamone, e gli altri due figli, Kevin di 16 anni ed Emmanuel di 5.
Il muratore 54enne, reo confesso, avrebbe agito nel corso di un rito che avrebbe dovuto purificare le tre vittime dall'influenza del demonio. Era stata la Procura di Termini Imerese, che indagava sulla strage, a chiedere l’incidente probatorio al gip per stabilire se Barreca fosse da ritenere capace di intendere e volere al momento della morte della moglie e dei due figli e se poteva essere in grado di partecipare consapevolmente al processo.
L'uomo, ora detenuto nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, verrà trasferito in una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), una struttura sanitaria che ospita persone affette da patologie psichiatriche. In attesa di individuare la Rems per Barreca, verrà ospitato in un centro idoneo.
Ora alla perizia potrebbe essere sottoposta anche la figlia 17enne, imputata davanti al giudice dell'udienza preliminare del tribunale per i minorenni di Palermo Nicola Aiello. Nella prossima udienza il gup valuterà se sottoporre la ragazza, accusata di omicidio plurimo e soppressione di cadavere, all'esame dei clinici.