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Omicidio Altavilla Milicia a Palermo

Strage di Altavilla Milicia, Giovanni Barreca ha torturato i figli Kevin ed Emanuel prima di ucciderli

Kevin ed Emanuel, i due ragazzini di 16 e 5 anni uccisi insieme alla madre, Antonella Salamone, ad Altavilla Milicia, sono stati torturati dal padre Giovanni Barreca e dai suoi due complici. I due minorenni sono stati picchiati con un attizzatoio del camino e con dei cavi elettrici.
A cura di Davide Falcioni
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Giovanni Barreca
Giovanni Barreca
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Kevin ed Emanuel, i due ragazzini di 16 e 5 anni assassinati insieme alla madre, Antonella Salamone, ad Altavilla Milicia, sarebbero stati brutalmente torturati dal padre Giovanni Barreca e dai suoi due complici, Massimo Carandente e Sabrina Fina. È quanto emerge dalle indagini sulla strage commessa la scorsa settimana nella cittadina in provincia di Palermo e confessata sabato notte da Barreca nel corso di una telefonata ai carabinieri. "Ho ucciso la mia famiglia, venite a prendermi", ha detto l'uomo. L’indagato, un fanatico religioso con l’ossessione del demonio, ha risparmiato la terza figlia, di 17 anni, unica superstite al massacro.

Prima di essere uccisi, i due fratelli sono seviziati, picchiati con l’attizzatoio del camino e percossi con dei cavi elettrici. Per fare in modo che non gridassero o chiedessero aiuto, gli assassini hanno loro tappato loro la bocca con degli stracci. I due ragazzini, trovati senza vita sui loro letti, sarebbero stati soffocati con una sciarpa e incaprettati con delle catene, probabilmente venerdì.

Giovanni Barreca e Antonella Salamone
Giovanni Barreca e Antonella Salamone

Sono invece ancora da chiarire la data e la causa della morte di Antonella Salamone, i cui resti carbonizzati sono stati scoperti domenica sotto pochi centimetri di terra vicino alla villetta della coppia. I genitori della vittima dicono di averle parlato fino ai primi di febbraio. Il 2 secondo la madre, il 4 sostiene il padre. Un testimone che gestisce un servizio di poste private afferma tuttavia di aver conversato con la donna l’8 febbraio davanti alla sua agenzia e che la vittima era apparentemente serena. L’assassinio della Salamone sarebbe avvenuto, secondo gli inquirenti, prima di quello dei figli.

Quello che appare certo è che la strage familiare sarebbe stata commessa da Giovanni Barreca e dai suoi due complici, tutti e tre fanatici religiosi e ossessionati dal demonio. I killer avrebbero eseguito un macabro rituale che, nel loro delirio, avrebbe dovuto liberare da Satana le vittime, uccidendole.

Questa mattina, nel frattempo, nel carcere di Palermo Pagliarelli si è tenuta l'udienza di convalida del fermo di Giovanni Barreca. L'uomo, reo confesso, ha risposto alle domande degli inquirenti ed ha loro confermato di voler bene alla sua famiglia. Si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere Massimo Carandente e Sabrina Fina, i due coniugi ritenuti coinvolti nel triplice omicidio, entrambi ossessionati dal demonio come Barreca. I due si sono professati innocenti. Per la Procura la coppia avrebbe invece istigato Barreca convincendolo che i figli erano posseduti da Satana.

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