Strage di Altavilla Milicia, Barreca parla di plagio da parte dei coniugi: “Era come imbambolato”
Giovanni Barreca sarebbe stato plagiato da Sabrina Fina e Massimo Carandente, la coppia di coniugi palermitani che lo avrebbero aiutato nella strage di Altavilla Milicia, in cui hanno perso la vita la moglie Antonella Salomone e i figli Kevin ed Emmanuel.
È questo almeno quello che il legale dell'uomo, Giancarlo Barracato, ha comunicato sul proprio assistito. Pur continuando a ripetere di aver solo voluto liberare la famiglia dal demonio, Barreca ha parlato di plagio da parte della coppia. "Era come imbambolato, cominciano a riaffiorare in lui tante scene che lo portano a scagliarsi contro Massimo Carandente e Sabrina Fina", ha detto l'avvocato, che ha chiesto e ottenuto dal gip la possibilità di nominare due esperti per valutare la capacità mentale del suo assistito.
Dal canto loro, anche la coppia di coniugi, che avrebbe aiutato Giovanni Barreca a sterminare la moglie e i figli durante un sedicente "rito di purificazione" dal demonio delle tre vittime, ha preso le distanze dall'uomo sostenendo di non essere stati nella villetta della strage durante i delitti. "Noi non c'eravamo", hanno ripetuto al loro avvocato Marco Rocca. I due hanno chiesto di essere sentiti dai pm di Termini Imerese.
I colloqui avverranno con molta probabilità dopo che verrà effettuata l'analisi del materiale trovato nei cellulari e nei computer degli indagati. Resta, infine, da capire quale sarà la posizione della figlia 17enne di Barreca, unica sopravvissuta alla strage, anche lei indagata per l’omicidio della madre e dei fratelli e della soppressione del cadavere della Salamone, uccisa, bruciata e sepolta in giardino. "Era plagiata da Massimo e Sabrina, era sempre insieme a loro. Dormiva abbracciata alla coppia", ha detto l’avvocato riportando le parole di Barreca.