Strage di Altavilla, Giovanni Barreca trasferito di nuovo in un altro carcere: “Aggredito dai detenuti”
Due giorni fa, Giovanni Barreca, l’imbianchino reo confesso accusato insieme alla figlia 17enne e ai coniugi Sabrina Fina e Massimo Carandente della strage di Altavilla Milicia, in cui hanno perso la vita Antonella Salamone e i figli Kevin ed Emanuel, è stato trasferito di nuovo dal carcere di Enna a quello di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, struttura detentiva che ha un reparto di salute mentale.
Come era già successo a marzo nel carcere Pagliarelli di Palermo, anche ad Enna l'uomo è stato minacciato e aggredito da altri detenuti pur essendo in isolamento. "Ho ascoltato in diretta una delle aggressioni – ha raccontato il suo legale – Eravamo al telefono e il mio assistito. I telefoni sono in una zona comune ed è stato minacciato dagli altri detenuti. Gli hanno lanciato addosso di tutto e per evitare guai peggiori gli agenti lo hanno riportato in cella".
Consegnati ai difensori dei quattro indagati i materiali raccolti in questi mesi di indagini
Intanto, i dati contenuti in un hard disk da 8 terabyte, l’equivalente di 250 chiavette usb con una memoria di media grandezza, sono stati messi a disposizione dalle Procure di Termini Imerese e per i minorenni di Palermo delle difese dei quattro indagati.
Giancarlo Barracato e Franco Janfer Critelli, i legali che difendono rispettivamente Barreca, padre e marito delle vittime, e i due coniugi Carandente e Fina, hanno già consegnato il dispositivo agli inquirenti e la prossima settimana inizieranno le indagini difensive sulla base del contenuto dell’hard disk. La stessa cosa farà il difensore della figlia 17enne di Barreca, indagata anche lei per omicidio plurimo aggravato e soppressione di cadavere dalla Procura per i minorenni.
All’interno del dispositivo consegnato ai difensori degli indagati ci sono i materiali raccolti durante oltre tre mesi di indagini tecniche, le perizie e le copie forensi di tutti i telefoni dei quattro indagati e dei loro computer. Così come tutte le interazioni in rete: chat, messaggi, post sui social, mail e cronologie. Ci sono anche i risultati delle autopsie, le foto e i video fatti all'interno della villetta dove si è consumato l'omicidio e i tracciamenti gps degli spostamenti degli indagati.
Fina e Carandente interrogati dalla Procuratrice per i minori
La prossima settimana Sabrina Fina e Massimo Carandente dovrebbero essere ascoltati dalla Procuratrice per i minorenni Claudia Caramanna alla luce di tutto il materiale tecnico raccolto in questi mesi, come si legge su Repubblica.
Le misure cautelari per Giovanni Barreca e i due coniugi palermitani sono state disposte sulla base del racconto della figlia 17enne, che avrebbe preso parte al massacro della madre e dei due fratelli. Al nuovo interrogatorio, chiesto dagli indagati, dovrebbero partecipare anche i magistrati di Termini Imerese.