Strage Corinaldo, tra i ragazzi arrestati Ugo di Puorto: il padre è un boss dei Casalesi
Usavano lo spray al peperoncino per compiere rapine e in questo modo la banda di giovanissimi arrestata due giorni fa avrebbe provocato la strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona), dove nella notte tra il 7 e l’8 dicembre scorso morirono cinque giovani e una mamma arrivati nel locale per assistere al concerto del trapper Sfera Ebbasta. Quella banda, formata da giovanissimi tutti residenti nel Modenese, a quanto emerso riusciva a mettersi in tasca circa 15000 euro al mese. Sono accusati di omicidio preterintenzionale e lesioni. Chi sono i componenti della gang della bassa modenese? Ragazzi giovanissimi ma con un curriculum criminale già di tutto rispetto. Due di loro, Moez Akari “il maestro del gas” e Andrea Cavallari, erano già stati arrestati in Francia lo scorso 6 luglio dopo il furto di alcune collane a Disneyland. Uno dei nomi che spicca è quello di Ugo di Puorto, diciannove anni, figlio di Sigismondo, detto Sergio, arrestato nove anni fa per i suoi legami con i Casalesi e ancora in carcere. Come ricordano alcuni quotidiani Di Puorto senior venne arrestato in un covo di San Cipriano d'Aversa, ritenuto legato a Nicola Schiavone, figlio di Francesco, boss dei casalesi noto come Sandokan. Sarebbe stato il referente del clan nel Modenese: lì il ragazzo viveva con la famiglia. Sul suo profilo Facebook il giovane rapinatore aveva in più occasioni scritto del padre in galera. E ancora, su Facebook scriveva: “Sbirri figli di p…”, e sul profilo social campeggia la scritta Acab.
Chi erano i componenti della gang dello spray
Tra gli arrestati c'è poi Raffaele Mormone, diciannovenne di San Cesario sul Panaro (Modena), Badr Amouiyah, diciannovenne residente a San Prospero (Modena) e Sohuibab Haddada, ventunenne residente a di Bomporto (Modena). Agli arresti, accusato di associazione anche Andrea Balugani, un sessantacinquenne di Castelfranco Emilia. Nella banda ognuno aveva il suo ruolo, da chi si occupava di individuare il locale da colpire a chi portava lo spray al peperoncino. La banda è stata incastrata anche dalle intercettazioni dopo quella tragica notte di Corinaldo. Uno di loro diceva che se non fosse stato per i morti e la situazione non fosse degenerata, avrebbe rubato anche la collana che portava al collo Sfera Ebbasta, il trapper in concerto quella sera.