Strage Casteldaccia, indagato per omicidio colposo plurimo titolare società incaricata di fare i lavori
Omicidio colposo plurimo. Con questa accusa è stato iscritto oggi nel registro degli indagati per la strage di Casteldaccia (Palermo), dove sono morti 5 operai e un altro versa in gravissime condizioni in ospedale, Antonio Di Salvo. Si tratta del contitolare della Quadrifoglio Group, la ditta che aveva le opere in subappalto.
Gli investigatori della squadra mobile hanno notificato oggi pomeriggio all'imprenditore l'avviso di garanzia. Le indagini sono condotte dalla Procura di Termini Imerese. Di Salvo era appena tornato da un viaggio negli Usa, mentre il suo socio, Epifanio Alsazia è una delle cinque vittime della tragedia.
Secondo quanto si apprende, gli inquirenti contestano a Di Salvo la mancanza di dispositivi di protezione personale. Quattro dei cinque morti sul lavoro sono dipendenti dalla ditta di Partinico. Il quinto è invece un lavoratore interinale dell'Amap. Ad oggi non risultano indagati il direttore dei lavori e responsabile della sicurezza del cantiere e il legale rappresentante della partecipata del Comune.
Gli operai sarebbero stati uccisi dal gas sprigionato dai liquami mentre lavoravano alla rete fognaria di Casteldaccia. I lavoratori, 7 in totale, erano impegnati nello specifico nella manutenzione di un impianto di sollevamento delle acque fognarie per conto dell'Amap, la società che gestisce le condotte idriche e fognarie a Palermo. Ad un certo punto alcuni di loro hanno cominciato ad accusare malori.
Uno di loro è riuscito a uscire dall'impianto e a dare l'allarme ma gli altri sei sono rimasti intrappolati e sono svenuti a causa delle esalazioni. A soccorrerli sono stati i Vigili del fuoco e i sanitari del 118 che hanno provato a rianimarli sul posto, ma per 5 di loro non c'è stato nulla da fare. Un sesto operaio è ancora intubato al Policlinico di Palermo, ma le sue condizioni sarebbero molti gravi.