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Omicidio Altavilla Milicia a Palermo

Strage Altavilla Milicia, Barreca risponde al gip. L’avvocato: “Voleva bene alla sua famiglia”

A Palermo l’udienza di convalida del fermo di Giovanni Barreca, Massimo Carandente e Sabrina Fina, le tre persone fermate per la strage di Altavilla Milicia, dove sono stati uccisi Antonella Salamone e due dei suoi figli, di 5 e 16 anni.
A cura di Susanna Picone
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Giovanni Barreca
Giovanni Barreca
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Si è tenuta oggi nel carcere di Palermo Pagliarelli l'udienza di convalida del fermo di Giovanni Barreca, l’uomo di 54 anni accusato di avere ucciso ad Altavilla Milicia la moglie Antonella Salamone e due dei suoi figli, un bambino di 5 anni e un ragazzino di 16. Barreca, che domenica scorsa aveva chiamato i carabinieri confessando di aver ucciso i suoi familiari, è comparso davanti al gip di Termini, Valeria Gioeli, insieme al suo avvocato, Giovanni Barracato.

"È un uomo ancora sotto shock – ha detto il legale dell’uomo dopo l'udienza di convalida del fermo – che ha ribadito di volere bene alla sua famiglia e di non essersi reso conto di quello che è successo".

Sempre oggi davanti alla gip anche Massimo Carandente e Sabrina Fina, i due coniugi ritenuti coinvolti nel triplice omicidio. La coppia, due persone considerate ossessionate dal demonio, è difesa dagli avvocati Sergio e e Vincenzo Sparti. Secondo la Procura la coppia, che si dichiara innocente, avrebbe istigato Barreca dicendogli che i figli erano posseduti da Satana. I due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nel corso dell'udienza di convalida del fermo. Al termine dell'udienza i legali hanno detto: "Confermiamo che i nostri assistiti si dichiarano innocenti. C'era una conoscenza con Giovanni Barreca – hanno detto – c'è una presenza direi totalizzante della religione nella loro vita". La gip si è riservata sia la decisione sulla convalida del fermo di Barreca che dei due coniugi.

Per Barreca e i due coniugi l'accusa è omicidio e soppressione di cadavere. Secondo i primi esami medico legali i due figli di Barreca, Kevin ed Emanuel, prima di essere uccisi sarebbero stati anche torturati con attizzatoi e catene. Il più grande è stato trovato sul lettino attaccato a una catena. Unica sopravvissuta la figlia diciassettenne, che ha parlato di un esorcismo compiuto dai tre. Sabato saranno eseguite le autopsie sui cadaveri delle tre vittime, che si spera possano chiarire anche la morte di Antonella Salomone, il cui corpo è stato trovato bruciato.

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