Strage Altavilla, il responsabile della Rems di Barreca: “Ha iniziato un percorso di cura e custodia”
Da qualche giorno Giovanni Barreca è stato trasferito nella residenza esecuzione misure di sicurezza (Rems) di Caltagirone (Catania): l'ex imbianchino, accusato di avere ucciso la moglie e due figli nella strage di Altavilla Milicia (Palermo), è stato dichiarato incapace di intendere e di volere e il Gip del tribunale di Termini Imerese (Palermo). Per questo motivo si è decis la scarcerazione, con l'applicazione di una misura di sicurezza alternativa alla cella.
"Il percorso del signor Barreca, così come di tutti i pazienti che sono inseriti in Rems, è quello di avere un trattamento sia terapeutico con farmaci sia riabilitativo", ha spiegato a ‘Mattino Cinque News' il responsabile della struttura. A proposito dell'organizzazione della struttura, dice: "Tutte le zone comuni sono videosorvegliate, quindi ci sono degli operatori che nell'arco delle 24 ore assistono e osservano i pazienti".
Barreca non è stato ritenuto imputabile dal Gip del tribunale di Termini Imerese: i riti di purificazione dal diavolo, a cui aveva preso parte insieme ai ‘fratelli di Dio' — la coppia palermitana Sabrina Fina e Massimo Carandente — e alla figlia all'epoca diciassettenne, culminati nel massacro di Altavilla, sarebbero stati compiuti da lui in preda a una sorta di delirio.
Riguardo alle condizioni dell'uomo, il responsabile della Rems precisa: "Il paziente è arrivato da tre giorni, ha avuto dei colloqui con me e stiamo anche facendo dei test psicologici e dei colloqui di sostegno, per ora ha parlato di lui e di quello che dobbiamo fare come trattamento riabilitativo".
E ancora: "La Rems è una struttura sanitaria quindi abbiamo approntato tutti i sistemi di sicurezza per la custodia e tutti i sistemi di cura affinché un paziente migliori nel tempo".