Strage Altavilla, Barreca: “Mia moglie vinta dal diavolo. Per fortuna sono arrivati Massimo e Sabrina”
"Mia moglie non ce l'ha fatta, è stata vinta dal diavolo. Così come i miei figli. Per fortuna sono arrivati Massimo e Sabrina". Sono queste le prime parole pronunciate da Giovanni Barreca al suo avvocato, Giancarlo Barracato, nel corso di un incontro in carcere dove l'uomo, muratore di 54 anni, si trova dopo la strage di Altavilla Milicia.
Barreca, infatti, è accusato di aver ucciso e torturato la moglie, Antonella Salamone, e i figli, Kevin ed Emmanuel, rispettivamente 16 e 4 anni, durante un esorcismo, con la complicità di Sabrina Fina e Massimo Carandente, coniugi palermitani che lo stesso Barreca aveva conosciuto sui social network, e insieme ai quali ha provato a "liberare la sua casa dai demoni". Indagata è anche la figlia 17enne dell'uomo.
Il legale ha fatto sapere che il suo assistito "è ancora in una situazione di delirio costante. Sono andato a trovarlo diverse volte, ma è difficile instaurare un dialogo".
E poi ancora: "Il mio cliente riferisce di avere avuto il dovere di debellare il demonio. Non si rende neppure conto di stare in carcere. Ho incontrato una persona che non è consapevole della sua condizione. Ha come quadro costante davanti ai suoi occhi l'obiettivo raggiunto: avere sconfitto il demonio. Ho difficoltà a pensare a una strategia difensiva. Non mi trovo mai davanti ad una persona lucida".
Durante i colloqui Barreca avrebbe anche manifestato la consapevolezza di aver perso la moglie e i figli. "È consapevole che la moglie non c'è l'ha fatta ed è stata vinta dal diavolo così come i suoi figli, così va ripetendo – aggiunge l'avvocato – In questa sua azione dice che è stato aiutato dai due coniugi".
Fina e Carandente, tuttavia, hanno respinto le accuse nel corso dell'incontro avuto sempre oggi col loro legale. L'avvocato di Barreca starebbe anche valutando l'ipotesi di chiedere una perizia psichiatrica.