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Storico italiano ucciso a New York: indagò sulla polizia di Tito in Jugoslavia

William Klinger, originario di Fiume ma residente a Gradisca d’Isonzo con la moglie e i figli, è stato colpito da alcuni colpi di arma da fuoco alla testa mentre camminava in un parco del Queens. Arrestato il presunto assassino.
A cura di B. C.
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William Klinger, storico nato a Fiume, ma residente a Gradisca d'Isonzo con la famiglia, è stato ucciso nel Queens, a New York City, sabato scorso con un colpo di pistola alla nuca. Noto per i suoi studi sulla questione fiumana, sulla prima e seconda guerra mondiale e soprattutto per la sua ultima opera, edita nel 2012, “Il terrore del popolo: storia dell’Ozna, la polizia politica di Tito”, Klinger, 41 anni, sposato, due figli, si trovava a New York per una serie di conferenze che avrebbe dovuto tenere sull’ex Jugoslavia, la Seconda guerra mondiale e il dopoguerra nei Balcani. Il corpo agonizzante dello studioso esperto di storia era stato scoperto ai bordi di una piscina nel parco Astoria da alcuni passanti. Tutti i tentativi di soccorso si sono rivelati inutili. Klinger è deceduto poco dopo all'Elmhurst Hospital. Il Nypd ha già comunicato su Twitter che il presunto assassino sarebbe stato arrestato. “Era stato chiamato da un’Università ed il suo viaggio sarebbe durato circa due mesi” racconta al Corriere della Sera una sua amica personale, Ilaria Rocchi – “ci eravamo salutati una decina di giorni fa, prima della partenza” – caporedattore del quindicinale Panorama che nella sua edizione online ha dato per primo la notizia del delitto.  Sul movente la polizia non ha avanzato alcuna ipotesi: sarebbe esclusa, però, l'ipotesi della rapina.

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