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Stop vaccino covid AstraZeneca, Polizia rassicura agenti vaccinati: “Non servono controlli”

“Non vi è nessun pericolo e nessuna necessità di effettuare controlli, accertamenti clinici o terapie preventive”, così una circolare trasmessa dalla direzione centrale della Sanità della polizia di Stato a tutti gli uffici di polizia dislocati sul territorio ha voluto rassicurare gli agenti dopo lo stop temporaneo al vaccino anti covid AstraZeneca.
A cura di Antonio Palma
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Per chi si è sottoposto a vaccinazione anti covid con una fiala di AstraZeneca "non vi è nessun pericolo e nessuna necessità di effettuare controlli, accertamenti clinici o terapie preventive", così una circolare trasmessa ieri dalla direzione centrale della Sanità della polizia di Stato a tutti gli uffici di polizia dislocati sul territorio ha voluto rassicurare gli agenti dopo lo stop temporaneo al vaccino AstraZeneca deciso di Aifa in attesa di ulteriori chiarimenti da parte di Ema a seguito di alcuni casi di trombosi grave e rara segnalati in Europea su persone vaccinate. Un chiarimento firmato dal direttore centrale della Sanità Fabrizio Ciprani e quasi dovuto visto che proprio gli agenti delle forze dell'ordine, insieme agli insegnanti, sono stati finora i principali destinatari di questo tipo di vaccino in Italia.

"La sospensione della vaccinazione di massa decisa dall’Aifa è un provvedimento del tutto cautelativo" sottolinea la circolare, e "Per coloro che sono stati sottoposti alla vaccinazione, anche con i lotti sequestrati dall’autorità giudiziaria, non vi è nessun pericolo ma vanno soltanto segnalati al medico curante eventuali eventi avversi che, in genere si manifestano entro poche ore dalla somministrazione". Il documento ricorda che "si deve ancora chiarire se la correlazione tra vaccinazione ed eventi avversi sia causale o casuale, dal momento che le morti improvvise e le patologie tromboemboliche rappresentano tutt’altro che evenienze rare". Quindi occorre "molta prudenza nella valutazione del nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e i tragici e isolati eventi che in questi ultimi giorni vengono registrati e segnalati, ma che potrebbero presentarsi inevitabilmente a prescindere dalla pratica vaccinale".

Pur ammettendo che la sospensione di AstraZeneca  "ha provocato preoccupazione e allarmismo", la circolare ricorda il successo della campagna vaccinale anti covid tra i poliziotti visto che "fino al 15 marzo ben 53.000 operatori della polizia di Stato hanno ricevuto la prima dose, una quota pari al 76% del personale che aveva aderito alla campagna vaccinale e costituisce un risultato assolutamente confortante, in termini di contenimento della pandemia" all'interno della polizia di stato. Infine l'invito a ignorare notizie e documenti privi di "ogni attendibilità circostanziale e specifica" e a sottoporsi al vaccino appena disponibile anche perché "dall’inizio della pandemia ci sono stati nella polizia 9.000 casi di positività e 11 decessi mentre attualmente l’età media dei ricoverati per Covid nella popolazione generale è di 44 anni e ciò consente di comprendere qual è stato e quale avrebbe potuto continuare ad essere, senza il ricorso alla vaccinazione, l’impatto della pandemia" tra gli agenti.

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