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Stop alle ricette mediche cartacee per farmaci e visite specialistiche

Da martedì diventa operativa la nuova normativa sulla circolarità nazionale della ricetta dematerializzata: ecco cosa cambierà per i pazienti.
A cura di Redazione
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Come vi avevamo anticipato, dal primo marzo entrerà in vigore la nuova normativa sulla circolarità nazionale della ricetta medica “dematerializzata”. Si tratta dell’applicazione di una normativa pubblicata in Gazzetta Ufficiale nel dicembre scorso, che recepisce un decreto legge del 2013 e che manderà in pensione la tradizionale “ricetta cartacea” per le prescrizioni mediche. Come spiega la nota dell’associazione dei medici di famiglia, “da martedì per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, il medico si collegherà a un sistema informatico, lo stesso visibile al farmacista che ci consegnerà pillole o sciroppi […] le farmacie dovrebbero essere nelle condizione di calcolare ticket e regime di esenzione vigente nella Regione di provenienza del cittadino”.

Ma come funzionerà la nuova normativa? E cosa cambierà in concreto per i pazienti?

Qualche indicazione prova a darla sempre la FIMMG, evidenziando anche una serie di criticità:

I dottori, per effettuare una prescrizione, si connettono dal proprio pc a un apposito portale: compilando la ricetta sullo schermo, identica a quella cartacea, un Nre (numero ricetta elettronica) sarà associato al nostro codice fiscale, aggiungendo in automatico anche eventuali esenzioni. Il sistema stampa quindi il promemoria, con il quale possiamo andare in farmacia: con i dati presenti, attraverso i codici a barre stampati sul piccolo foglio A5, il farmacista recupera la prescrizione direttamente on-line e ci consegna la medicina di cui abbiamo bisogno. Ci vorrà ancora tempo perché sparisca anche la vecchia “fustella” da attaccare nei riquadri rossi, poiché anche se i codici della confezione sono inseriti direttamente sul computer ancora non è stato possibile determinare un meccanismo che annulli il valore della fustella rispetto alla necessità di identificare e distinguere i farmaci erogati a carico del SSN da quelli che anche se erogabili vengono invece pagati direttamente dal cittadino.

Nelle prossime settimane, poi, sparirà anche il promemoria e il procedimento elettronico sarà applicato anche per la prescrizione di esami e visite specialistiche: ospedali, cliniche e ambulatori si stanno già attrezzando per essere pronti a utilizzare le nuove normative.

La ricetta elettronica varrà in tutte le farmacie, anche quelle private, e i cittadini potranno acquistare i farmaci anche fuori Regione, dal momento che “grazie al sistema tessera sanitaria le farmacie potranno applicare il ticket della regione di residenza dell’assistito: starà poi alle stesse regioni scambiarsi le informazioni sui medicinali prescritti e, quindi, procedere ai relativi rimborsi compensativi”.

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