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“Sto male”, Matteo scende dall’auto ma va verso la strada: giallo sul 29enne travolto e ucciso in A14

Sono molti i punti oscuri dell’incidente in cui è morto Matteo Caucci, il 29enne marchigiano travolto e ucciso da due tir sull’autostrada A14. L’uomo aveva chiesto al padre di accostare per un malore ma poi è andato inspiegabilmente verso la corsia di marcia.
A cura di Antonio Palma
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È un giallo la morte di Matteo Caucci, il 29enne marchigiano travolto e ucciso da due tir dopo essere sceso dalla vettura su cui viaggiava col padre sull’autostrada A14. Sono molti infatti i punti oscuri di una tragedia che al momento appare inspiegabile. Secondo quanto raccontato dal genitore, poco prima aveva chiesto di accostare in corsia di emergenza perché si sentiva poco bene e quindi era sceso.

I secondi successivi restano avvolti nel mistero. Invece di andare verso la parte interna della carreggiata, senza un apparente motivo, l’uomo si è diretto verso la corsia di marcia dove in quel momento passavano due tir che non hanno potuto fare nulla per evitarlo.

Il dramma ha lasciato sotto shock i due autotrasportatori e il padre dell’uomo che hanno avvisato subito i servizi di emergenza anche se per il 29enne ormai non c’era più nulla da fare. Il dramma nella notte tra lunedì e martedì tra San Lazzaro e Ozzano. Padre e figlio erano partiti da poco da Bologna per tornare nelle Marche quando il 29enne avrebbe chiesto al genitore che guidava di accostare perché si sentiva poco bene.

Il ragazzo è sceso ma per qualche motivo si è spostato verso il centro della carreggiata dove è stato travolto in pieno da due mezzi pesanti e sbalzato violentemente sull’asfalto. Il padre pare non abbia visto nulla dell'incidente e si sarebbe accorto di quello che era successo quando ha sentito il botto dell'investimento.

Un comportamento anomalo su cui indagano ora gli agenti della polizia stradale di Bologna intervenuti sul posto per i rilievi del caso insieme a soccorsi medici e vigili del fuoco. Al momento non si esclude nessuna ipotesi, da uno stordimento conseguente al malore a un gesto volontario.

I conducenti dei due tir coinvolti nella tragedia sono stati sottoposti a controlli del caso ma sono risultati entrambi negativi a test per alcool e droghe. Entrambi hanno dichiarato di essersi trovati l’uomo davanti all’ultimo momento e di non aver potuto fare nulla per evitarlo.

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