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Scomparsa Daniela Ruggi

“Stiamo cercando la scomparsa Daniela Ruggi”, ma erano sciacalli: segnalati nel Modenese

I Carabinieri di Pavullo nel Frignano hanno fermato un uomo di 35 anni e una donna di 45 che si spacciavano per investigatori, contattando residenti e commercianti della zona (tra tra Montefiorino e Vitriola) per obiettivi non del tutto chiari.
A cura di Biagio Chiariello
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Si spacciavano per agenti di una (inesistente) unità speciale impegnata nelle ricerche di Daniela Ruggi, la donna scomparsa nel Modenese, tra Montefiorino e Vitriola, ma in realtà il loro scopo era ben diverso: carpire informazioni dalla popolazione locale, talvolta ricorrendo a intimidazioni. I protagonisti di questa vicenda sono un uomo di 35 anni e una donna di 45, che sono stati denunciati a piede libero alla Procura di Modena dai carabinieri di Pavullo nel Frignano.

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Modena, i due sciacalli si aggiravano da diversi giorni tra i residenti e i commercianti della zona, ponendo domande insistenti e cercando di ottenere dettagli sulla vicenda della scomparsa. In alcuni casi, di fronte a una collaborazione ritenuta insufficiente, avrebbero persino minacciato chi non forniva risposte adeguate. Il loro comportamento ha destato sospetti tra gli abitanti, che hanno deciso di segnalare la situazione ai carabinieri.

Le forze dell’ordine – quelle vere, impegnate anche nelle ricerche della 31enne di Montefiorino – sono intervenute rapidamente e nel giro di poche ore hanno identificato i due impostori. L'uomo, in particolare, si presentava come comandante di un unità speciale, cercando così di dare credibilità al loro inganno.

L’episodio ha spinto le autorità a rilanciare l'appello alla cittadinanza legato alla scomparsa di Daniela Ruggi: sono trascorsi cinque mesi da quando si sono perse le sue tracce, chiunque sia in possesso di informazioni utili è invitato a rivolgersi direttamente ai carabinieri delle stazioni presenti sul territorio della valle pavullese o a contattare il numero di emergenza 112. Solo la collaborazione con le forze dell’ordine reali può contribuire a far luce su questa vicenda e a garantire il corretto svolgimento delle indagini.

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