Statue coperte con maschere a forma di teschio in molte città italiane: cosa sta succedendo

Statue mascherate in diverse città italiane. Da Milano passando per Firenze, Venezia e fino a Napoli, la protesta ambientalista del movimento Extinction Rebellion ha preso di mira i monumenti per manifestare contro i cambiamenti climatici.
Il blitz a Firenze
Nel caso del blitz di Firenze, i volti di alcune statue sono stati coperti con una maschera di cartapesta rappresentante un teschio con dei rami al posto dei capelli e una ‘x' sulla bocca. Quattro attivisti, tre uomini e una donna di età compresa tra i 26 e i 60 anni, residenti nelle province di Firenze e Lucca, sono stati denunciati dalla polizia per deturpamento di beni di interesse storico artistico. Le forze dell'ordine li hanno colti sul fatto mentre applicavano una maschera con il logo del movimento sulla faccia della statua equestre di Ferdinando I de’ Medici.
La protesta di Venezia
Lo stesso tipo di azione dimostrativa è andata in scena a Venezia: tre maschere a raffigurare un teschio cn una “x” nera a coprire la bocca sono comparse sulle statue di Paolo Sarpi in campo Santa Fosca, di Carlo Goldoni in campo San Bortolomeo e di Daniele Manin nell’omonimo campo.
Chi è Extinction Rebellion
L'organizzazione è stata fondata nel 2018 nel Regno Unito e si descrive come un movimento internazionale, politicamente apartitico, che compie azioni dirette non violente per persuadere i governi a prendere in considerazione l'emergenza climatica ed ecologica. Extinction Rebellion ha subito critiche per le sue proteste scenografiche, che in molte occasioni hanno causato disagi e interrotto traffico e trasporto pubblico. Le manifestazioni di proteste si sono intensificate nell'ultimo periodo in vista della Precop26, la riunione dei delegati di 40 governi del mondo in preparazione della Cop26 che si terrà a Glasgow a novembre.