Stamina, Vannoni patteggia un anno e dieci mesi: ok della Procura

Sarà patteggiamento per Davide Vannoni nel processo in cui è imputato per il metodo Stamina insieme ad altre 12 persone. Oggi infatti, in aula, il pm Raffaele Guariniello ha dato l’ok alla proposta di patteggiare un anno e dieci mesi formulata dai legali del padre del controverso metodo di cura. In ogni caso, solo durante l'udienza del 18 marzo il gup Potito Giorgio deciderà se accoglierla. Il procuratore ha acconsentito all'accordo dopo aver preso atto che Vannoni, assistito da Pasquale Scrivo e Liborio Cataliotti, ha avviato la procedura per ritirare il ricorso davanti al Tar del Lazio nei confronti del Ministero della Salute contro le valutazioni del Comitato scientifico sulla validità del metodo Stamina. Vannoni, se il giudice accoglierà la richiesta, otterrà la sospensione condizionale e la non menzione della pena. "Il pm – spiegano gli avvocati – ha ritenuto che l'atteggiamento di Vannoni sul Tar dimostri l'intenzione di non proseguire con le attività di Stamina".
Caso Stamina, gli indagati
Oltre a Vannoni hanno depositato richiesta di patteggiamento anche la biologa Erica Molino e Gianfranco Merizzi, ex presidente dell’associazione farmaceutica Medestea, entrambi difesi dall’avvocato Alberto Mittone, il neurologo Leonardo Scarzella, difeso dall’avvocato Roberto Trinchero, Marino Andolina, ex vicepresidente di Stamina, assistito dall’avvocato Roberto Piacentino e il medico Andrea Losana. Il medicoRoberto Ferro aveva già chiesto di patteggiare la volta scorsa. Hanno invece scelto la strada del rito abbreviato Carlo Tomino dell'Aifa (ora sospeso) e Marcello La Rosa dell'Ires, mentre gli altri imputati, principalmente il gruppo di medici degli Spedali Civili di Brescia, hanno avviato la discussione davanti al giudice per l'eventuale rinvio a giudizio. Sono in tutto 13 gli indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e altri reati.