Stamina, Andolina nuovo commissario per somministrare le infusioni
Nuovo aggiornamento importante nella vicenda delle cure col metodo Stamina. Ancora una volta si tratta di una svolta giudiziaria. Il Tribunale di Pesaro ha infatti dato ragione alla mamma di Federico M. (bambino malato del morbo di Krabbe, con alle spalle 7 infusioni), modificando l’ordinanza del 20 maggio e nominando il vice di Davide Vannoni,”Marino Andolina, vice presidente di Stamina Foundation” come "commissario ad acta, al fine di riprendere le infusioni di cellule staminali mesenchimali” per il bimbo. Prima di lui, che risulta peraltro indagato dalla procura di Torino proprio nell'ambito dell'inchiesta sul caso Stamina, i giudici avevano dato lo stesso incarico al presidente dell’Ordine dei medici di Brescia, Ottavio Di Stefano, che aveva declinato l’invito “per giustificati motivi d’incompatibilità con il ruolo di presidente dell’Ordine”.
Se non si trovano medici disponibili, il commissario farà le infusioni a Brescia
Dopo le indagini su Vannoni e il polverone innalzatosi in merito alla validità del trattamento, i medici degli Spedali Civili di Brescia si erano dichiarati obiettori di coscienza e avevano annunciato che non somministreranno più le infusioni al pazienti. In tal senso Andolina dovrà trovare altri dottori disposti a praticare il trattamento. E ha assicurato che, se non ne troverà, ci penserà lui. “Domani alle 13 – il commento del nuovo commissario – sarò a Brescia con un ufficiale giudiziario e i parenti di alcuni piccoli pazienti di Stamina". Obiettivo? “Cercherò di trovare dei medici dei Civili disposti a riprendere le infusioni, altrimenti mi nominerò io stesso responsabile della terapia”, ha chiarito.
L'assessore alla Salute: "Preoccupato per nomina Andolina"
L’assessore alla Salute lombardo Mantovani si è detto "preoccupato per la nomina" di Andolina e ha definito questa scelta "l’ennesimo intervento della magistratura che conferma ancora una volta quanto da tempo noi sosteniamo: la Regione Lombardia per poter intervenire necessita di nuovi provvedimenti di carattere legislativo, e intanto non può che prendere atto dei pronunciamenti dei giudici che è chiamata ovviamente a rispettare"