“Sta grandinando, i tulipani non ci sono più”. Le lacrime del proprietario Giuseppe: “È finita”
La grandine ha distrutto il campo di tulipani della Cascina Savino, in provincia di Foggia. Proprio mentre la grandinata avveniva, il proprietario, il floricoltore Giuseppe Savino, si è filmato in un video nel quale non ha nascosto la propria disperazione. "Sta grandinando. I tulipani non ci sono più, è finita...", dice in lacrime, sotto la pioggia battente e i chicchi gelati che deturpano i suoi campi.
Lo sfogo di Giuseppe, caricato su Facebook, ha fatto il giro del web in pochissimo tempo.
L'azienda florovivaistica è da sempre un'attrazione turistica: oltre a coltivare tulipani ha inventato un format di raccolta aperto agli utenti che consente – acquistando dei biglietti – non solo di comprare i fiori ma di trascorrere una giornata in cascina tra visita della struttura e raccolta degli stessi tulipani.
Tra qualche settimana era in programma un evento per visitare il campo e in tanti ora scrivono tra i commenti: "Non vogliamo il rimborso, quel denaro può servire per ripartire, aiutiamo Giuseppe". Altri propongono di "lasciare la vendita dei biglietti aperta: compriamoli lo stesso e aiutiamo Giuseppe".
Il danno economico dovuto al maltempo che si è abbattuto sulla Puglia, a macchia di leopardo, non è infatti indifferente. "Quando vi chiedete cosa significa investire in agricoltura…è questo: fatica, sudore e spesso lacrime purtroppo per eventi improvvisi, come questo. Un abbraccio caro Giuseppe Savino, sappiamo bene anche noi cosa significa perdere tutto il lavoro fatto", scrive sempre su Facebook un collega dell'agricoltore.
Nella maggiore parte dei commenti, il proprietario viene invitato a non mollare: "L'anno scorso, durante la pandemia, con i tuoi tulipani hai donato il sorriso negli ospedali: noi non lo dimentichiamo mai! Piantane tanti, ricresceranno". "Vi supporteremo in tanti…quello che fate, con il vostro impegno, è solo un valore aggiunto per Foggia e per la nostra terra" scrive un'altra utente.
In giornata (oggi 27 marzo) Giuseppe ha poi pubblicato un post tramite il profilo Facebook di Cascina Savino. "Nel pianto e nello sconforto ho continuato a leggere i messaggi che arrivano da ciascuna/o di voi e il bene che si è creato intorno a questo campo è, ed è stato, davvero enorme, ci sentiamo contadini amati" scrive. L'uomo fa poi sapere che tutti i biglietti acquistati per l'evento di aprile saranno rimborsati.
Quindi evidenzia:
"Molti ci stanno chiedendo di sostenerci e vi diciamo con sincerità che non era la prima cosa a cui avevamo pensato, non perché non ne avessimo bisogno, ma perché quando ami ti preoccupi di ciò che ami, delle persone in primis, dei fiori, poi del resto. Il grosso dispiacere è di non vedervi qua, la gioia dei bambini, il sorriso dei genitori, le foto delle coppie innamorate. Sapete quante coppie si sono promesse amore eterno nei nostri campi? Tante. Tutto questo ha un enorme valore, e dà finalmente senso al nostro sudore. Nostro padre ha coltivato per una vita i campi in solitudine e di “grazie” ne ha ricevuti davvero pochi".
Giuseppe guarda già a "domani proveremo a vedere cosa rimane del campo che già aveva avuto problemi per via delle alte temperature e dei patogeni che si erano creati, poi la grandine ha dato il ko. La prima azione che vorremmo intraprendere, se il campo ci restituisce dei fiori, si chiama DONO. Se tutto questo dolore può servire a donare colore dove c’è altra e alta sofferenza noi ci siamo".