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Spumante Brut ritirato dal commercio per elevata presenza di piombo: “Rischio grave per la salute”

Come indica l’avviso di richiamo dello spumante diffuso dal Ministero della salute, il ritiro dal commercio è scattato per un “rischio grave per la salute dei consumatori” dovuto a “contenuti di piombo che superano il limite consentito” dalla normativa vigente.
A cura di Antonio Palma
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Un lotto di spumante brut è stato richiamato dal commercio per possibile rischio chimico per i consumatori dovuto alla presenza di piombo nel vino oltre i limiti di legge. Lo comunica il Ministero della salute attraverso il proprio portale dedicato agli avvisi di sicurezza e ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori. Il prodotto interessato dal ritiro è lo spumante venduto a marchio “Brut 2017er Jahrgangssekt – millesimato”.

Il lotto oggetto del richiamo è quello con numero L070818. Come indica l’avviso di richiamo, pubblicato martedì 2 luglio dal Ministero della salute, il motivo del ritiro dal commercio dello spumante è un “rischio grave per la salute dei consumatori” dovuto a “contenuti di piombo che superano il limite consentito” dalla normativa vigente.

Lo spumante sopra indicato è prodotto e imbottigliato in bottiglie da 0,75 litri dall’azienda Stocker Sigmar, una Impresa Individuale con sede a Terlano, in provincia di Bolzano (marchio di identificazione BZ-2673). Le bottiglie invendute sono state già ritirare dal commercio ma per chi avesse acquistato lo spumante con il lotto sopra indicato, l’avvertenza è di non consumare il prodotto ma di restituirlo al punto vendita d’acquisto.

Il piombo è un metallo che ha importanti effetti tossici per l’organismo umano se assunto in grandi quantità. Per questo la legge prevede limiti molto restrittivi per gli alimenti e le bevande tra cui vini e le bevande a base di vino come lo spumante. Fino ad alcuni anni fa il limite era è di 0,15 mg/k ma dal 2021 tale limite è stato abbassato ulteriormente come deciso dall'Unione Europea che tre anni fa ha modificato il regolamento comunitario in materia. Oggi quindi il limite massimo di piombo che può essere contenuto per legge nel vino è di 0,10 milligrammi per chilogrammo di prodotto.

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