Sposa una 15enne in Bangladesh e la porta in Italia: “Violentata e costretta a guardare porno”
Un uomo originario del Bangladesh è stato rinviato a giudizio in Italia dal giudice Cristina Arban con accuse pesantissime. L’uomo, che ha trentuno anni, deve rispondere di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale aggravata. Violenze che avrebbe compiuto su una ragazzina, sua connazionale, all'epoca dei fatti ancora minorenne. Una ragazza che l’uomo aveva sposato in patria nel 2008 quando lei aveva appena quindici anni. Come ricostruito dal Giornale di Vicenza, il matrimonio combinato dalle famiglie fu celebrato con rito islamico e in Italia – dove i due sono arrivati dal Bangladesh dopo quelle nozze – non è mai stato riconosciuto. Dopo quel matrimonio e il trasferimento in Italia, l’uomo avrebbe maltrattato e violentato la giovane sposa, obbligandola a rapporti sessuali fin da quando era minorenne.
Il processo a Vicenza – Da quanto ricostruito, l’uomo l’avrebbe anche costretta a guardare dei film pornografici e imitare le attrici hard. Inoltre, ripetutamente la ragazza sarebbe stata picchiata e offesa dal marito. “La assoggettava in virtù del modello culturale di appartenenza”, è l’accusa della Procura. I due hanno vissuto prima a Vicenza e poi a Roma. Solo nel 2013, dopo cinque anni di matrimonio da incubo, la ragazza con l’aiuto delle forze dell’ordine ha trovato il coraggio di lasciare il marito e denunciarlo. Attualmente l’uomo vive a Ravenna e il prossimo 9 novembre dovrà presentarsi in tribunale a Vicenza per rispondere delle accuse.