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Spinea, uccide la moglie a coltellate in casa poi veglia il corpo fino all’alba: arrestato

Le forze dell’ordine hanno arrestato e condotto in caserma un uomo accusato di aver ucciso la moglie a coltellate. Secondo quanto reso noto, il presunto killer avrebbe agito alle prime luci dell’alba.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Immagine di repertorio
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Un uomo è stato arrestato a Spinea, nel Veneziano, con l'accusa di aver ucciso a coltellate la moglie Lilia Patranel. Secondo quanto reso noto, il presunto omicida avrebbe agito dopo la mezzanotte di oggi, venerdì 23 settembre, per poi lanciare l'allarme intorno alle 5 di mattina. L'uomo è stato portato in caserma per l'interrogatorio.

Le forze dell'ordine sono impegnate nei rilievi del caso all'interno dell'abitazione familiare di via Mantegna. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, la vittima, classe 1981, era mamma di un bimbo di soli 4 anni. Con tutte le probabilità, il minore si trovava in casa al momento dell'omicidio.

Alla base del delitto vi sarebbe stata una lite per gelosia. Il presunto killer si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio in caserma. Toccherà ora agli inquirenti ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti.

Per delineare quanto accaduto, gli agenti ascolteranno anche le testimonianze dei residenti del quartiere. Secondo quanto trapelato finora, i due vivevano da anni in via Mantegna con il loro bambino. Marito e moglie avevano però un rapporto segnato dai continui litigi.

Dopo aver ucciso la moglie a coltellate, l'uomo sarebbe rimasto accanto al cadavere fino alle 5 del mattino. Presente anche il figlioletto della coppia, che è stato affidato agli agenti delle forze dell'ordine. Alle prime luci dell'alba il presunto killer avrebbe composto il numero dei carabinieri per confessare quanto accaduto. Il tutto è avvenuto al primo piano di una villetta condivisa con altre coppie.

"Era una famiglia come le altre – hanno raccontato alcuni vicini di casa quando i militari sono accorsi sul posto per i primi rilievi – li vedevamo spesso giocare sotto casa".

Alcuni inquilini che conoscevano meglio la vittima, però, sostengono di aver raccolto più volte le sue lacrime. "Suo marito era violento" hanno spiegato dopo l'accaduto. "Lei non sapeva cosa fare".

La donna aveva paura per l'incolumità del figlioletto e per quella di altre due figlie avute da un precedente matrimonio.

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