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Spettacolare eruzione dell’Etna: esplosioni, colate di lava e pioggia di cenere e lapilli

Nel pomeriggio di oggi l’Etna è tornato ad eruttare con una spettacolare attività esplosiva alle bocche orientali del Cratere di Sud-Est. Oltre la colata lavica il vulcano siciliano ha formato una colonna di fumo e cenere alta oltre un chilometro che ha provocato una ricaduta di lapilli a Nicolosi e Mascalucia ma anche a Catania.
A cura di Antonio Palma
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L'Etna torma farsi sentire e vedere con un spettacolare eruzione caratterizzata da esplosioni, colate di lava e pioggia di cenere. Dopo una prima eruzione nella serata di ieri che poi si era andata attenuandosi, nel pomeriggio di oggi, martedì 16 febbraio, il vulcano siciliano è tornato ad eruttare  lava con una spettacolare attività esplosiva alle bocche orientali del Cratere di Sud-Est. Come si vede dalle immagini diffuse dell'Ente pubblico Parco dell'Etna, sul vulcano è visibile una grossa colonna di ceneri mentre dai crateri trabocca e cola la lava incandescente. Secondo i dati comunicati dal'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in base alle analisi dell’Osservatorio Etneo, la fase lavica è iniziata intorno alle 17 di oggi e poi l’attività del vulcano  si è trasformata in fase esplosiva.

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Eruzione Etna ha generato un un flusso piroclastico

Nel dettaglio, la colata lavica è traboccata dal versante orientale del cratere di Sud Est e in pochi minuti, come segnala l’Ingv “ha prodotto un modesto collasso del fianco del cono generando un flusso piroclastico che si è sviluppato lungo la parete occidentale della valle del Bove”. L’eruzione dell’Etna ha prodotto quindi una nube di cenere che è salita in cielo e che si è dispersa poi rapidamente grazie a venti in quota verso sud. Intorno alle 17.10 è incrementata l'attività esplosiva al cratere di Sud Est che si è trasformata poi in attività di fontana di lava con la formazione di una nube di cenere che si sta disperdendo verso sud.

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Tremore vulcano dell'Etna su valori elevati

Secondo l’ingv, dal punto di vista sismico “l'ampiezza media del tremore vulcanico nelle ultime ore si è mantenuta su valori elevati e dalle ore 17:00 si osserva un suo importante repentino incremento. La sorgente del tremore rimane confinata al di sotto del cratere di Sud Est nell'intervallo di profondità compreso tra 2900 e 3000 metri al si sopra del livello del mare. L'incremento del tremore è accompagnato da una violenta attività infrasonica con segnali di ampiezza elevata”.

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Cenere e lapilli su Catania, aeroporto chiuso

L’eruzione dell’Etna ha provocato una ricaduta di lapilli a Nicolosi e Mascalucia ma anche a Catania segnalata ricaduta di cenere e lapilli. La fontana lavica si è interrotta verso le 18 ma continua l'emissione lavica lungo la valle del bove e la ricaduta di cenere e lapilli di modeste dimensioni fino a Catania.  Per questo l"aeroporto internazionale di Catania ha sospeso la propria operatività, lo ha deciso l'unità di crisi dello scalo siciliano perché la colonna di fumo e cenere emessa dal cratere di Sud-Est è alta oltre un chilometro e il buio non consente di garantire la sicurezza dei voli. Secondo il direttore dell'Ingv l'eruzione odierna dell'Etna però "non è assolutamente preoccupante" e fa parte della normale attività' del vulcano. "Questa evento è cominciato alle 17 di oggi e sta finendo", ha spiegato Stefano Branca riferendosi alla pioggia di cenere sulla città  "I venti soffiano verso sud e spingono cenere e pietre", ha aggiunto. "Ne abbiamo viste di peggio", ha concluso.

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