Sparito da Ischia, la storia di Emanuele e l’ultimo incontro col padre: “Nascondeva qualcosa”
"Quando l'ho incontrato ho avuto l'impressione che non volesse essere visto, che nascondesse qualcosa". Sono le parole di Franco Arcamone, papà di Emanuele e anche colui che per l'ultima volta ha visto lo studente prima che scomparisse dall'isola di Ischia, l'8 maggio 2013. Emanuele, studente in ingegneria meccanica all'università Federico II di Napoli, dove viveva in un prima in alloggio condiviso con altri studenti e poi con la fidanzata, torna a casa improvvisamente di mercoledì. "Mio figlio passava la settimana in città e il weekend sull'isola in famiglia, non lo aspettavamo di mercoledì – dice Franco – è stata una sorpresa".
Dopo aver sistemato il bagaglio in stanza il ragazzo esce di casa nelle prime ore del pomeriggio. Con gran sorpresa della mamma, che a quell'ora è sola in casa, lascia il cellulare i soldi e il bagaglio ed esce a piedi. È proprio mentre cammina lungo la strada che da Ischia Porto va a Casamicciola Terme, incontra suo padre. Franco è in servizio alla guida dell'autobus, dalla postazione di guida incrocia lo sguardo di suo figlio. Lui appare a disagio, come se fosse stato sorpreso in un momento che avrebbe voluto tenere privato.
Quel giorno non tornerà a casa, dando il via a una ricerca che vedrà in prima linea con le forze dell'ordine la comunità dell'isola napoletana. Dirupi, sentieri, coste vengono setacciati alla ricerca del ragazzo, ma di lui, non ci sono tracce. Anche le acque dell'isola – particolarmente limpide in quei giorni primaverili – vengono passate allo scanner, senza risultati. La pista di un gesto autolesionistico, secondo le autorità, è da escludere.
Come si può scomparire da un'isola senza lasciare traccia? Proprio tale considerazione porta gli inquirenti a ritenere che Emanuele possa aver lasciato Ischia quel pomeriggio, in traghetto o in aliscafo. A conferma di tale ipotesi c'è la testimonianza di una donna che afferma di aver visto il ragazzo acquistare un biglietto al porto. Qualche tempo dopo il ragazzo viene avvistato a Milano. "Graziano, un amico – racconta papà Franco – dice di averlo incontrato a Milano e di aver cercato di fermarlo, ma Emanuele si sarebbe allontanato quasi scappando".
Sono passati cinque anni dall'ultima volta che Franco ha visto suo figlio e non vuole che quella rimanga l'ultima. "Emanuele – dice in uno struggente appello al figlio attraverso le telecamere di ‘Dove sei?' – noi ti amiamo, siamo pronti a condividere ogni tua scelta, vogliamo solo sapere".