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Spari, fuoco e rapina da film alla Dhl di Piacenza, il racconto dei testimoni: “Paura e scena apocalittica”

Il racconto dei testimoni della rapina alla sede Dhl di Piacenza avvenuta nelle prime ore di domenica a Monticelli d’Ongina. “Sono stati momenti di paura, sembrava davvero di essere nella scena di un film” hanno rivelato le persone coinvolte loro malgrado nell’assalto armato.
A cura di Antonio Palma
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“Sono stati momenti di paura”, è unanime il racconto dei testimoni della rapina alla sede Dhl di Piacenza avvenuta nelle prime ore di domenica quando la zona di Monticelli d'Ongina ha visto vere e proprie scene da film. Una banda di rapinatori armati e col volto travisato ha fatto irruzione nei magazzini del gruppo logistico sparando, incendiando veicoli in strada e creando il caos.

In quel momento nel magazzino vi erano tre guardie giurate che però non hanno potuto fare nulla contro la banda. Due vigilantes sono stati sorpresi dai malviventi e tenuti sotto mira delle armi nel gabbiotto all’ingresso. Un altro invece era nei locali e ha dovuto nascondertisi quando ha sentito i primi spari e si è visto in decisa inferiorità numerica di fronte a un nutrito gruppo di rapinatori armati.

“Erano molti e si muovevano velocemente. A un certo punto ho sentito diversi scoppi. Mi sono spaventato. Non facevo altro che pensare a come stavano i miei due colleghi. Ho temuto per la loro vita” ha raccontato al Corriere di Bologna la guardia giurata costretta a nascondersi nel magazzino, rivelando che anche i due colleghi hanno temuto per la loro vita.

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“Sono stati momenti di paura, sembrava davvero di essere nella scena di un film” ha raccontano invece un altro testimone, un imprenditore della zona rimasto coinvolto indirettamente dalla rapina perché bloccato all’interno del perimetro di fuoco allestito dai malviventi per coprirsi la fuga. Stava tornando a casa dopo il lavoro quando si è imbattuto nei roghi in strada che gli sbarravano il passo.

“Sono stati di paura, anche perché le forze dell’ordine non poteva entrare, ma io non potevo uscire dalla zona della rapina” ha ricostruito l’uomo al quotidiano Libertà, raccontando la chiamata al 112, l’avvertimento dei carabinieri di trovare riparo e l’aiuto dato alle forze dell’ordine in quei drammatici momenti. “Loro hanno attraversato a piedi gli sbarramenti creati dai malviventi e con la mia auto li ho portati al magazzino Dhl” ha rivelato l’imprenditore che ha dovuto attendere ore prima di poter andare via.

Fortunatamente alla fine nessuno è rimasto ferito anche se il bottino dei rapinatori è ingente e parla di circa un milione di euro di merce rubata, in gran parte strumenti informatici ed elettronici. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola e dei colleghi del  Nucleo investigativo di Piacenza, il gruppo di malviventi avrebbe organizzato il colpo in ogni dettaglio ma si cerca comunque di ricostruire il loro tragitto nella speranza di un passo falso che possa incastrarli.

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