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Spari contro troupe tv, sequestrata arma aria compressa a casa del papà dei fratellini maltrattati a Cosenza

I carabinieri della Compagnia di Paola hanno sequestrato un’arma ad aria compressa nell’abitazione del padre biologico dei due fratellini ricoverati nell’ospedale di Cosenza per presunti maltrattamenti nell’ambito delle indagini avviate dopo che le troupe tv di Pomeriggio 5 e Storie Italiane avevano udito “spari” nel tentativo di intervistarlo. Nessun nome iscritto nel registro degli indagati.
A cura di Ida Artiaco
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I carabinieri della Compagnia di Paola hanno sequestrato un‘arma ad aria compressa nell'abitazione del padre biologico dei due fratellini ricoverati nell'ospedale di Cosenza per presunti maltrattamenti.

Il sequestro è stato operato nell'ambito degli accertamenti svolti dai militari dopo che mercoledì scorso Vincenzo Rubano, giornalista Mediaset in Calabria come inviato di Pomeriggio 5, aveva denunciato di aver udito spari nei pressi dell'abitazione dell'uomo mentre con un'altra troupe giornalistica della trasmissione Storie Italiane di Rai 1, cercava di ottenere da lui un'intervista.

L'arma è stata ritrovata in casa dell'uomo. Al momento non ci sono persone indagate e non è possibile accertare se l'arma sequestrata abbia sparato in quella occasione.

"C'è stata una aggressione inaspettata, ci hanno esploso alle spalle tre colpi di arma da fuoco. Siamo vivi per miracolo. I carabinieri hanno circondato l'area", aveva raccontato Rubano intervenendo in diretta nel corso della trasmissione condotta da Myrta Merlino mercoledì, spiegando che "abbiamo sentito il primo colpo e poi abbiamo visto le pallottole sfiorarci. Abbiamo trovato riparo sotto la recinzione di una villetta e infine sono arrivate le forze dell'ordine, che sono giunte immediatamente e ci hanno messo in sicurezza. Pochi istanti fa mi è arrivato un messaggio con il quale mi è stato comunicato poco fa che all'interno dell'abitazione avrebbero sequestrato un fucile con proiettili di piombo. Su questo fatto sta indagando la Procura di Paola".

"Non era un'arma da fuoco, questo ci tengo a precisarlo, perché altrimenti rischieremmo di dare delle informazioni non corrette – aveva invece spiegato a Fanpage.it Vito Francesco Paglia, inviato del programma in onda su Rai 1 Storie Italiane -. Erano dei pallini di piombo che i carabinieri che sono intervenuti sul posto hanno cercato di repertare, ma ovviamente essendo di piccole dimensioni non è facile riuscire a individuarli. Fortunatamente gli uomini della Compagnia di Paola sono immediatamente intervenuti perché erano già presenti sul posto. Si sono messi il giubbotto antiproiettile e sono venuti subito ad aiutarci, perché ovviamente ci siamo messi lungo un muro e abbiamo cercato di evitare che chi stava sparando potesse continuare a farlo".

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