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Pierluigi Rotta e Matteo Demenego uccisi a Trieste

Sparatoria Trieste, i precedenti del killer: “Meran è stato in carcere a Santo Domingo”

Sarebbero tre le inchieste aperte nei confronti di Alejandro Augusto Stephan Meran nel suo Paese dʼorigine. A Santo Domingo, secondo fonti de La Stampa, avrebbe scontato una condanna in carcere per traffico di sostanze stupefacenti. In Italia però che l’uomo ha ucciso i poliziotti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta risultava incensurato.
A cura di Susanna Picone
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Alejandro Augusto Stephan Meran, il giovane di ventinove anni originario della Repubblica Dominicana che venerdì scorso ha ucciso due poliziotti in una sparatoria a Trieste, sarebbe un nome noto alle forze dell’ordine del Paese di origine.  A scriverlo è il quotidiano La Stampa che cita fonti vicine all’antidroga della Repubblica caraibica, sentite grazie al contributo di Alicia Ortega, nota giornalista investigativa. Secondo queste fonti, Meran sarebbe stato in carcere per traffico di droga e, a suo carico, vi sarebbero tre inchieste. Il giovane, aggiungono le fonti, avrebbero scontato la pena, della quale non è nota la durata. In Italia, però, Meran risultava incensurato e aveva ottenuto un permesso di soggiorno. Nel nostro Paese l’uomo che ha sparato e ucciso gli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego sarebbe arrivato per la prima volta nel 2005 insieme alla famiglia. Di Meran ha parlato in questi giorni il suo avvocato difensore, Francesco Zacheo. “Sto cercando di ricostruire la vita di Alejandro da quando è nato a oggi – ha detto l’avvocato – da quello che dice la madre ha una fedina penale pulita, però avrò bisogno di avere in mano tutta la documentazione per rendermi conto di chi era Alejandro". Secondo l’avvocato la madre del ventinovenne prima dell'accaduto aveva denunciato tantissime volte i presunti problemi psichici del figlio. Meran sarebbe affetto da una forma di schizofrenia e l’avvocato ha dichiarato che andrà personalmente in Germania per trovare documenti che confermerebbero la malattia.

Il 16 ottobre a Trieste i funerali dei poliziotti uccisi

A una settimana dalla sparatoria di Trieste, non si ferma intanto il saluto commosso dei cittadini agli agenti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta. Tante le persone che entrano in silenzio nell'edificio e si avvicinano al famedio per rivolgere una preghiera o un pensiero in memoria dei due giovani uccisi. Fra gli omaggi floreali è arrivato anche quello di Alan Sorrenti. Si svolgeranno a Trieste anche i funerali dei due agenti uccisi in Questura venerdì scorso. La camera ardente sarà aperta martedì 15 ottobre mentre i funerali saranno celebrati mercoledì alle 11.30 dal Vescovo di Trieste, monsignor Giampaolo Crepaldi nella Chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo, in piazza Sant'Antonio Nuovo.

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