Sparatoria tra giovanissimi a Monreale: morti tre ragazzi di 23, 25 e 26 anni, feriti altri due

Sono morte tre persone in una sparatoria avvenuta dopo una nottata per locali a Monreale (Palermo). I protagonisti sono alcuni ragazzi dai 16 ai 25 anni che si sono scontrati in una rissa tra gruppi rivali per futili motivi. Il tutto è avvenuto davanti a una pizzeria e con almeno un centinaio di testimoni presenti. Tre ragazzi di 25, 23 e 26 anni sono morti mentre altri due di 33 e 16 anni sono rimasti feriti.
Uno dei protagonisti del litigio, secondo quanto raccontato da chi ha assistito alla sparatoria, ha tirato fuori l'arma da fuoco esplodendo il primo colpo. I feriti, secondo le prime informazioni, sono in gravissime condizioni.
Sono noti i nomi delle tre vittime: i primi due giovani deceduti sono il 23enne Salvatore Turdo e il 25enne di Massimo Pirozzo. Entrambi sono stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo e sono morti poco dopo il loro ingresso nel nosocomio. Davanti agli ospedali dove sono vittime e feriti si sono presentati familiari e amici. Alla notizia della morte dei 20enni, sono esplose scene di disperazione tra chi li conosceva.
Non ce l'ha fatta nelle prime ore di questa mattina anche il 26enne Andrea Miceli, arrivato in condizioni disperate in un ospedale palermitano.
La sparatoria è avvenuta nei giorni della festa del Crocifisso, la più importante dell'anno a Monreale. Dopo la rissa, il paese è rimasto deserto: questa mattina quasi nessuno è sceso in strada. Il sindaco Arcidiacono ha convocato una giunta straordinaria per quanto accaduto in queste ore. "Una tragedia senza precedenti – ha dichiarato -. La città è in lutto".
Ulteriori informazioni sulla dinamica dei fatti saranno rese disponibili nelle prossime ore, con l'approfondimento delle indagini relative al caso. Non è infatti chiaro chi abbia aperto il fuoco e se l'arma fosse legalmente detenuta.
Arcidiacono si è recato in ospedale per esprimere la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti. "Siamo dinanzi ad una tragedia senza precedenti. Vite spezzate di giovani che avrebbero dovuto vivere il proprio futuro. Questo è il momento di raccoglierci in preghiera e di dare conforto alle famiglie" ha sottolineato.