Sparatoria Taranto, chi è Leo Varallo: culturista, ex operaio dell’Ilva. Era imbottito di cocaina

Appassionato di culturismo, ex vigilante e buttafuori, sposato con due figli, in passato aveva lavorato all'Ilva ed era stato poi licenziato in seguito a un provvedimento disciplinare. Questo l'identikit di Pantaleo (Leo) Varallo, 42enne arrestato, tra le altre cose, duplice tentativo di omicidio: è lui l’autore della sparatoria di sabato mattina 22 gennaio a Taranto, in viale Magna Grecia, poco prima di mezzogiorno, quando ha sparato contro i due poliziotti. Dopo l'arresto l'uomo è stato sottoposto al test antidroga e, a quanto si è appreso, è risultato positivo alla cocaina. È uno dei particolari emersi sia dagli accertamenti medici effettuati su Varallo subito dopo il fatto, sia nel prosieguo dell'indagine coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Maria Grazia Anastasia.
La sparatoria di Taranto
Stando a quanto ricostruito Varallo, prima di sparare ai due poliziotti della Squadra Volante di Taranto, Varallo aveva avuto una colluttazione con un dipendente di una concessionaria di auto con il quale stava facendo un giro di prova su una Porsche Cayenne che poi ha tentato di rubare. Il venditore è riuscito a farlo uscire dalla vettura, proprio nel momento in cui il mentre il 42enne stava prendendo la pistola. Dopo essersi allontanato, l'addetto ha dato l'allarme e sul posto sono giunte diverse pattuglie: una di queste ha intercettato il sospettato che camminava sul marciapiede. A quel punto l'uomo ha esploso una decina di colpi contro il parabrezza e il finestrino lato guida. I due poliziotti sono rimasti feriti in modo non grave con una prognosi rispettivamente di 15 e 30 giorni.

Le accuse a Pantaleo Varallo
L'uomo attualmente è detenuto nel carcere di Taranto: nella giornata di oggi potrebbe avvenire l'interrogatorio. Dopo averlo fermato nell'immediatezza del fatto, la Squadra Mobile della Questura di Taranto ha formalizzato ieri sera il provvedimento di arresto in flagranza per una serie di reati: tentata rapina, porto illegale di arma da fuoco (l'uomo ha usato una calibro 9 sulla quale sono in corso accertamenti), resistenza a pubblico ufficiale e soprattutto duplice tentativo di omicidio.