Spagna, presto libero l’assassino di Niccolò Ciatti. Il padre: “È una vergogna, ci prendono in giro”
Rassoul Bissoultanov, uno dei ceceni accusati del pestaggio e dell'omicidio del 22enne di Scandicci Niccolò Ciatti, picchiato a morte l'11 agosto 2017 mentre si trovava in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna, potrebbe presto lasciare il carcere di Girona, dove è stato finora detenuto. "Ci hanno comunicato che il processo inizierà intorno a novembre, dicembre – ha dichiarato Luigi Ciatti, il padre di Niccolò – e pertanto verrà subito liberato per la decorrenza dei termini. Ci sentiamo presi in giro, è una vergogna". Secondo l'uomo le autorità giudiziarie spagnole non avrebbero fatto abbastanza per assicurare giustizia imbastendo un processo nei confronti di Bissoultanov, il quale "uscirà impunito dopo quello che ha fatto a Niccolò, è vergognoso. Dovrebbe avere un obbligo di firma, ma non avrà neanche il braccialetto elettronico e, anche se gli verrà ritirato il passaporto, sarà libero di spostarsi per l'Europa. Ci sentiamo presi in giro. Perché l'Italia non interviene?".
L'inizio del processo nei confronti di Rassoul Bissoultanov è previsto per novembre – dicembre, quindi oltre il termine di quattro anni previsto per la carcerazione preventiva. È proprio a questo che si sono appigliati gli avvocati di Bissoultanov nel richiedere la scarcerazione del loro assistito. Il giovane, esperto di arti marziali miste (MMA), la notte tra l'11 e il 12 agosto del 2017, sulla pista da ballo della discoteca St Trop, insieme a due connazionali, improvvisamente si scagliò contro Niccolò Ciatti, che stava trascorrendo con i suoi amici l'ultima serata della vacanza in Costa Brava. Il ragazzo toscano venne massacrato di botte e fu Bissoultanov, secondo l'accusa, a sferrare un violentissimo calcio alla testa di Ciatti, che morirà in ospedale alcune ore dopo.
Negata estradizione in Italia a un altro dei giovani accusati di aver ucciso Ciatti
Almeno un altro dei tre ceceni, Movsar Magomadov, partecipò al pestaggio e sarà chiamato a rispondere di omicidio nel processo che dovrebbe celebrarsi in Spagna. Nei suoi confronti la procura di Roma aveva chiesto e ottenuto una misura cautelare in carcere, che era stata eseguita a Strasburgo, dove i giovani ceceni, figli di rifugiati, risiedono. Ma la Francia ha negato l'estradizione di Magomadov, che è stato rimesso in libertà il 20 maggio di quest'anno. La scarcerazione di Rassoul Bissoultanov, quindi, rappresenta la seconda doccia fredda in meno di un mese per i familiari di Niccolò Ciatti.