Spagna, arrestato il boss Gammino: era evaso nel 2002 da Rebibbia mentre si girava un film
Era evaso nel 2002 da Rebibbia mentre si girava un film. Dopo quasi vent'anni la Dia e la Polizia Nazionale spagnola, con il coordinamento della Procura di Palermo, hanno arrestato il latitante Gioacchino Gammino, il 61enne era tra i cento latitanti più ricercati d’Italia.
Chi è Gioacchino Gammino
Pregiudicato per associazione di tipo mafioso, omicidio ed associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, era affiliato alla famiglia stidda di Agrigento degli Incaglio di Campobello di Licata. Era stato arrestato per la prima volta nel ’84 nell’ambito di un procedimento poi sfociato nel primo maxi processo a Cosa Nostra a Palermo, indagato allora dal giudice istruttore Giovanni Falcone per una vicenda legata a un traffico di droga. Si era poi reso latitante, ma catturato a Barcellona a fine anni ’90, per poi fuggire dal carcere romano durante le riprese di un film e a far perdere le proprie tracce in tutti questi anni, nonostante il peso di un ergastolo legato soprattutto alla guerra con Cosa nostra, fra i clan Chiatti e Ingaglio.
Come è stato arrestato il boss della Stidda
La Dia lo ha bloccato alla periferia di Madrid insieme all’Anticrimine spagnola. La cattura è arrivata al termine di un’attività della Dia di Roma e Palermo durata oltre due anni. Gammino era a Galapagar, un comune di 25 mila abitanti: come riporta il Corriere della Sera era andato a trovare un giovane indicato come suo figlio, un imprenditore con ditta di import export all’interno di un mercato di ortofrutta. Lo stesso boss ha però negato tale circostanza nel quartier generale dell’Udyco, l’Anticrimine spagnola: "Non è mio figlio".