Spaccio di droga e foto hard su Whatsapp: 25 ragazzini indagati
Era partita come una indagine sul consumo di droghe leggere tra i giovanissimi, ma è finita con un’altra sullo scambio di video e foto con scene di sesso. Protagonisti sempre i minorenni. Produzione, detenzione e vendita di immagini pedopornografiche: con queste accuse 25 ragazzini della provincia di Ravenna sono stati indagati dalla Procura dei minori di Bologna; alcuni di loro sono immischiati, come detto, anche in un altro filone d'inchiesta per spaccio (con 18 indagati in totale), mentre 60 adolescenti tra i 14 e i 17 anni sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori di stupefacenti. Tutto era partito, come scrive il Corriere Romagna, con le indagini su un giovane – nel frattempo l’unico ad essere divenuto maggiorenne – ritenuto al centro di un giro di spaccio. Il secondo filone di indagine ha portato alla luce particolari ancor più inquietanti: negli smartphone sequestrati man mano che le indagini proseguivano, sono stati trovati filmini e immagini che ritraevano sesso tra minori. E che, secondo gli inquirenti venivano scambiati tramite WhatsApp, l’applicazione di messaggistica istantanea che oltre a essere gratuita non può essere intercettata, a volte per gioco, altre in cambio di qualche soldo, si parla di due o tre euro. Anche il traffico di stupefacenti era gestito per lo più attraverso i social network e i cellulari.