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Sovrapprezzo per l’uso del Pos: il cliente si infuria e aggredisce la barista

Dopo aver letto di dover pagare di più per aver usato il Pos, un 30enne ha preso per il collo una barista. È successo in un locale di Cornuda, in provincia di Treviso.
A cura di Eleonora Panseri
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Dopo aver letto di dover pagare un sovrapprezzo per l'uso del Pos, si è infuriato e ha aggredito la barista che gli aveva presentato il conto, prendendola per il collo. È successo a Cornuda, in provincia di Treviso, come raccontato su Il Gazzettino, nel pomeriggio di giovedì 24 agosto in un locale, il Dam Bar, di piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Questi i fatti. Dopo aver terminato la consumazione, il cliente presunto autore della violenza, un uomo di 30 anni, si sarebbe recato alla cassa per pagare e avrebbe deciso di farlo con il Pos. In quel momento si sarebbe accorto che sulla ricevuta gli era stato aggiunto un sovrapprezzo per aver scelto di non pagare in contanti. La cifra non è stata resa nota ma sembra che sia stato in quel momento, di fronte alla richiesta di utilizzare il pagamento elettronico, che l'uomo abbia dato in escandescenze.

Il 30enne si sarebbe quindi subito avventato sulla ragazza dietro al bancone e la avrebbe presa per il collo. Alcuni clienti presenti all'interno del locale sarebbe intervenuti per fermare l'uomo e per prestare soccorso alla donna. Subito dopo, la vittima dell'aggressione è stata portata in ospedale per sottoporla ad accertamenti e verificare le sue condizioni di salute. Sul luogo sono immediatamente intervenute anche le forze dell'ordine. I carabinieri si occuperanno di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti e determinare anche le responsabilità dell'aggressore.

L'estate degli "scontrini pazzi"

Si potrebbe forse parlare dell'episodio come ennesimo caso di quello che in quest'estate 2023 è stato definito il fenomeno degli "scontrini pazzi". Altri locali in tutta Italia, infatti, hanno deciso di aggiungere sulle ricevute dei clienti sovrapprezzi per servizi di vario tipo. Clienti che, infuriandosi, hanno condiviso le foto degli scontrini in rete e sono diversi i casi che hanno fatto scalpore.

Come, per esempio, quello del bar sul lago di Como che ha chiesto a un turista di pagare 2 euro in più per il taglio di un toast. O anche il locale di Ostia che ha aggiunto 10 centesimi al costo di un cappuccino per aver tolto la schiuma e "aggiunto più latte". Oppure l'euro fatto pagare a una donna a Lecce per averle diviso la crepe che aveva ordinato. Casi che hanno avuto addirittura risonanza internazionale, visto che anche la Cnn ha pubblicato recentemente un articolo dal titolo: "2 euro per tagliare un panino: le oltraggiose fregature che prendono di mira i turisti in Italia".

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