Sospeso Red Sox, il tassista che denuncia i colleghi no-Pos: “Peggio del taglio delle gomme”
“Ha leso l’onorabilità della cooperativa” con questa motivazione la Cotabo, una delle cooperative che riuniscono i taxi bolognesi, ha sospeso per sette giorni Roberto Mantovani, alias “Red Sox”, il tassista conosciuto sui social per aver denunciato per anni le storture della propria categoria e in particolare i colleghi “no-Pos”.
“Mi sveglia una giornalista che mi chiede un commento sulla sospensione. Tutto ciò lo vengo a sapere dai giornali perché la cooperativa non mi ha contattato” ha raccontato ieri il tassista bolognese, aggiungendo: “Sinceramente sono più meravigliato e dispiaciuto per questa vicenda di quando ho subito l’attacco intimidatorio in stile mafioso del taglio delle gomme, che ricordo è stato attuato da due tassisti bolognesi, che la base becera delle chat dei tassisti continua a proteggere”.
Per la sua attività social, come pubblicare regolarmente gli incassi raccolti alla fine di ogni turno, specificando le cifre in contanti e quelle che i clienti pagano con bancomat o carta, Mantovani da tempo è diventato idolo sui social ma anche bersaglio dei colleghi.
Il tassista bolognese infatti è stato vittima di insulti e minacce varie, anche recapitate a casa come un pacco di escrementi spedito per posta, e persino di atti vandalici, come il taglio delle gomme da lui ricordato. Red Sox aveva chiesto inoltre più licenze per i taxi per migliorare il servizio a Bologna. Attività che hanno infastidito i colleghi che hanno inviato una serie di segnalazioni a Cotabo fino a portare Mantovani davanti alla commissione di disciplina
“Ha rilasciato dichiarazioni problematiche e forzatamente pretestuose” ha spiegato al Correre di Bologna il presidente di Cotabo. Alla base di tutto una polemica sui defibrillatori a bordo dei taxi. “Non mi hanno invitato al corso che hanno fatto a sorpresa. La mia abilitazione è scaduta e adesso non posso intervenire su eventuali chiamate. I responsabili e i dirigenti mi boicottano” aveva detto il tassista sui social.
“I colleghi hanno chiesto di non fare i corsi in sua compagnia. Per questo abbiamo comunicato a Mantovani la possibilità di farlo con altri operatori laici sempre a spese della cooperativa” è stata la replica di Cotabo. “Quando io attacco il peggio della categoria, la mia cooperativa non può sentirsi chiamata in causa” sostiene ora Red Sox.