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Sospesi tre autisti in appalto Amazon: “Non hanno caricato tutti i pacchi”. La denuncia del sindacato

Sospesi con effetto immediato tre autisti che lavorano in appalto con Amazon, nello stabilimento di Calderara di Reno, nel Bolognese. La protesta del sindacato dei trasporti Filt Cgil.
A cura di Beatrice Tominic
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La protesta del sindacato questa mattina, foto dalla pagina Facebook Cgil Bologna.
La protesta del sindacato questa mattina, foto dalla pagina Facebook Cgil Bologna.

Non avrebbero rispettato l'assegnazione dell'algoritmo. Così sono stati sospesi dal lavoro, con effetto immediato. Questa, almeno, la decisione dell'azienda di cui sono dipendenti i tre, la Team Work Srl, che lavorano in appalto per Amazon. A denunciare l'accaduto il sindacato Filt Cgil, in protesta per quanto accaduto (come mostra l'immagine in apertura) e che non esclude neppure lo sciopero.

Cosa è successo ai lavoratori di Amazon e perché sono stati sospesi

Non avrebbero portato a termine il lavoro che gli era stato richiesto. E sono stati sospesi. È quanto accaduto a tre autisti che lavorano per il colosso dell'e-commerce Amazon. Il provvedimento per gli autisti, tutti e tre dipendenti di Team Work Srl, società in appalto presso il magazzino che si trova a Calderara di Reno, in provincia di Bologna, è stato immediato. Secondo quanto sostenuto dalla multinazionale, non avrebbero "caricato tutti i pacchi" e, di conseguenza, non sarebbe stata rispettata l'assegnazione dell'algoritmo.

La protesta del sindacato: "È una questione di sicurezza"

Non appena appreso dell'accaduto, non ha tardato ad arrivare la risposta del sindacato che, nel frattempo, minaccia lo sciopero. "Terrorizzano i lavoratori, se necessario sciopereremo", hanno, infatti, dichiarato dalla Filt Cgil. "I lavoratori non hanno caricato gli ultimi pacchi, i cosiddetti over, cioè di volume e peso superiore, per ragioni di sicurezza– spiegano dal sindacato – La loro società il successivo giorno lavorativo gli ha consegnato le lettere di sospensione dal lavoro con effetto immediato senza neppure attendere le giustificazioni del lavoratore". I rischi, che già sono molteplici, inoltre aumentano in questo periodo pre-natalizio, insieme ai carichi di lavoro.

Il sindacato dei trasporti: "Chiesto un incontro con l'azienda"

Il sindacato non contesta quanto dichiarato dall'azienda, piuttosto, invece, le condizioni di lavoro a cui sarebbero sottoposti i dipendenti e le modalità del provvedimento. "Un provvedimento così spropositato vuole terrorizzare lavoratori e lavoratrici – sottolineano, prima di passare a parlare dell'assemblea che si è tenuta stamattina – Abbiamo chiesto un incontro all'azienda: per noi quello dell'azienda è stato un atteggiamento ritorsivo e intimidatorio della società Team Work, qualora i provvedimenti non venissero subito ritirati: in un Paese come il nostro, dove il numero degli infortuni sul lavoro è un bollettino di guerra, è vergognoso un comportamento aziendale del genere che tende a colpire con queste modalità arroganti e aggressive i lavoratori".

Di seguito, riportiamo la posizione di Amazon rispetto all'episodio:

Abbiamo definito standard elevati e un Codice di Condotta che i nostri fornitori di servizi di consegna devono rispettare per poter lavorare con noi. Il nostro Codice di Condotta è volto ad assicurare che gli autisti lavorino in un contesto sicuro.  La normativa in materia di movimentazione dei carichi prevede la possibilità di movimentare carichi fino a 25 kg, con variazioni dipendenti da genere, età, ed eventuali limitazioni mediche di ciascun lavoratore. Nel caso in questione ci risulta che ogni singolo collo fosse abbondantemente sotto i limiti previsti dalla normativa. Inoltre, per quanto riguarda la stabilità del carico e le eventuali ripercussioni sull'attività dell'autista durante la guida e la fase di consegna, ci preme sottolineare che il peso dei colli assegnati a ciascuno dei furgoni in oggetto era ampliamente inferiore rispetto al carico massimo previsto per ognuno di essi, e che gli autisti dei nostri fornitori di consegna ricevono una formazione specifica in cui il corretto stivaggio della merce e la stabilità del carico sono esaminati approfonditamente. Lavoriamo a stretto contatto con i nostri fornitori per definire insieme obiettivi realistici, che non mettano pressione su di loro o sui loro dipendenti.

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