Sorpreso a rubare i soldi a scuola. Professore si impicca per la vergogna
Alla fine il peso della vergogna che gli gravava addosso, lo ha schiacciato. Si è ammazzato il professore di Lozzo di Cadore sorpreso nei giorni scorsi a rubare alcune banconote dal portafoglio di una bidella all’istituto comprensivo di Santo Stefano di Cadore. A trovarlo sono stati i vicini quando ormai il 60enne era già privo di vita nell'androne della sua casa in Cadore che c'è in comune tra gli appartamenti. Quando i carabinieri della Compagnia di Cortina d’Ampezzo sono arrivati, non hanno potuto far altro che accertarne il decesso e confermare l’ipotesi del suicidio. Al momento non sono ancora stati rinvenuti biglietti che possano dare una spiegazione ufficiale all’insano gesto. Ma si ipotizza che sia da attribuire proprio alla vicenda venuta alla luce da qualche giorno.
Come ricorda il Corriere delle Alpi, il professore era infatti “stato colto in flagrante mentre frugava nella borsa di una collaboratrice scolastica del proprio istituto, smascherato dall’elettricista impegnato a sistemare il lampadario al piano di sopra e che altri non era che un carabiniere sotto copertura”. Fermato poco dopo, nella tasca aveva ancora i 35 euro appena rubati alla collega. Non era la prima che cadeva in fallo. Era la stata la stessa donna, accortasi più volte degli ammanchi mentre faceva la spesa, a rivolgersi alla direttrice e ai carabinieri. E così, il prof era stato costretto ad ammettere tutto, anche i furti precedenti. Inevitabile la denuncia, con la direzione d’istituto che aveva minacciato provvedimenti disciplinari nei suoi confronti. “Lo ricordo come una persona mite, rispettosa e buona – ha commentato il sindaco di Santo Stefano di Cadore Alessandra Buzzo, che lavora a sua volta all’istituto comprensivo – Probabilmente però era anche solo e fragile. Quello che ha fatto nelle scorse settimane non è bello e non ne comprendo il motivo, ma comunque mi dispiace tanto. È finito sulla bocca di tutti e probabilmente non ha retto”.